MATTARELLUM, PORCELLUM, ROSATELLUM sono i fantasiosi nomi dati alle varie leggi elettorali emanate nel corso di questi ultimi anni. Questo la dice lunga sull’autorevolezza e la chiarezza di intenti dei nostri “rappresentanti del popolo”.
IL 25 SETTEMBRE SI VOTERA’ CON “IL ROSATELLUM” LA LEGGE ELETTORALE TRUFFALDINA APPROVATA NEL 20217.
La legge più importante in una democrazia parlamentare è LA LEGGE ELETTORALE e non la legge finanziaria come vorrebbe farvi credere qualche cialtrone annidato nei fetidi meandri del Palazzo. La legge elettorale è intesa a mandare in Parlamento persone che rappresentino la Comunità nella quale sono state elette. I parlamentari eletti dovrebbero essere, quindi, i rappresentanti del territorio sotteso.
NON E’ COSI’…! Oggi, gli “illustri personaggi” eletti in Parlamento vengono IMPOSTI dalle Segreterie dei partiti e non sono affatto espressione della volontà dei cittadini. Sono proposti, quindi, i nomi di amici, di amici degli amici e di conoscenti vari purché avvezzi a un incondizionato servilismo di maniera.
Un tempo, quando la politica era una cosa seria, l’elettore all’atto del voto, doveva scrivere anche il nome del rappresentante politico prescelto; nome che poteva agevolmente trovare, prima del voto, anche sugli elenchi dedicati proposti al pubblico e disponibili nelle bacheche dei vari seggi elettorali distribuiti sul territorio.
Per fare un esempio emblematico, con l’attuale legge elettorale, il Rosatellum, nel 2018 Maria Elena Boschi è stata proposta da Matteo Renzi (PD) nel collegio blindato di Bolzano. La fatina dai capelli turchini non sapeva nulla della realtà altoatesina ed è stata comunque eletta. Chi ha rappresentato in Parlamento Maria Elena Boschi in questi anni? Gli elfi e gli gnomi dei boschi altoatesini…?
Queste sono MOSTRUOSE FORZATURE E ABERRAZIONI DEMOCRATICHE che offendono gli elettori, che minano la fiducia dei cittadini nello Stato e alimentano l’astensionismo elettorale.
ELEZIONI POLITICHE 2018 – Solo a titolo d’esempio, i signori e le signore che vedete in fotografia, hanno perso il confronto diretto nel loro Collegio Uninominale ma sono entrati ugualmente in Parlamento grazie ai voti rimediati in altre Circoscrizioni a sistema Proporzionale, ovvero, nei cosiddetti “Collegi Paracadute“. Bello vincere facile…!

NEL 2018 NON LI HANNO VOLUTI NEMMENO I LORO ELETTORI MA LORO, USCITI DALLA PORTA, SONO RIENTRATI DALLA FINESTRA. SOLO IN ITALIA SUCCEDONO QUESTE FOLLIE. La lista completa la potete trovare in QUI.
Quale autorevolezza può avere un Parlamento eletto con simili artifici? Sia ben chiaro tutto è legale ma la “truffa” ai Cittadini è palese, evidente.
Ovviamente tutto questo avviene con la benedizione del “presidente” Sergio Mattarella il “garante” per gli Italiani della nostra Costituzione.
Come già accennato questa legge elettorale, approvata nel 2017, l’hanno chiamata “Rosatellum” nemmeno si trattasse di un buon vinello frizzante per accompagnare un tramezzino farcito con le loro cazzate. Con questa grande porcata elettorale, i partiti hanno potuto, così, candidare solo persone di loro fiducia, sia con il sistema maggioritario sia con il sistema proporzionale. Nel primo caso i collegi uninominali hanno visto vincere uno solo tra i candidati. Con le candidature plurinominali del proporzionale, invece, i voti sono stati ripartiti sulle persone in base alla quantità di voti ottenuti dalle rispettive liste. Alcuni candidati sono stati inseriti sia nell’uninominale sia nel proporzionale e hanno potuto SOMMARE i voti presi nell’uninominale con quelli presi nel proporzionale. In questo modo, anche se hanno perso il confronto diretto nell’uninominale, hanno potuto confidare nei collegi plurinominali (fino a cinque per ciascuno…!), garantendosi comunque un posto in Parlamento. Questo vale sia per il Senato sia per la Camera. Con questo sistema, qualsiasi idiota può entrare in Parlamento!
RIASSUMENDO:
per quanto riguarda il parlamento eletto nel 2018 e le elezioni del prossimo 25 settembre, si possono analizzare tre diverse dinamiche che a volte possono essere anche sovrapposte:
1) chi è stato eletto nella parte proporzionale dopo aver fallito nel collegio uninominale;
2) chi è stato eletto nel collegio uninominale a seguito di candidatura multipla (fino a 5 collegi diversi);
3) chi è stato eletto in un collegio “blindato” attraverso le cosiddette candidature dall’alto. ovvero non avendo nessun legame con il territorio che avrebbe dovuto rappresentare.
Da ribadire che in tutti e tre i casi si tratta comunque di comportamenti legittimi, in quanto la legge elettorale attuale, ancorché truffaldina, lo prevede. La loro opportunità, invece, sta al giudizio di ciascuno ma sta soprattutto in capo alla presidenza della repubblica che prima di sottoscrivere una legge, forse, qualche domanda dovrebbe porsela. Non farlo significa essere complici di queste nefandezze.
Sergio Mattarella andrebbe posto sotto impeachment anche per questo.
Aldo Rossi.