“UBUNTU” – IO SONO PERCHE’ NOI SIAMO.

Fulvio Nicola Damiani
Un antropologo ha mostrato un gioco a dei bambini di una tribù africana. Ha posizionato un cesto di frutta vicino un albero e ha detto loro: il primo che raggiunge l’albero avrà il cestino. Quando ha dato il via è rimasto sorpreso che camminassero insieme tenendosi per mano arrivando insieme e condividendo il cesto. Quando gli ha chiesto perché l’avessero fatto hanno risposto “Ubuntu”. Cioè come può uno essere felice se gli altri sono miserabili? Ubuntu significa IO SONO PERCHÉ NOI SIAMO. Quella tribù conosce il segreto della felicità che si è persa in tutte le società che si considerano civili.
(Dal Web)

Nota personale.
Senza nulla togliere alla bellezza di questo messaggio, peraltro condivisibile, mi pongo la domanda: se al posto del cesto di frutta ci fosse stata una pesante tanica d’acqua da trasportare per qualche chilometro, che fine avrebbe fatto il sentimento solidale di quei bambini?
A me fa terribilmente paura l’interpretazione deformata del concetto di uguaglianza e preferisco, quindi, parlare di equità, che è cosa assai diversa. Il concetto esasperato di uguaglianza rappresenta un gravissimo vulnus nei confronti di chi è più capace. Renderci tutti uguali è, da sempre, il target del comunismo, dell’incapace e del fancazzista. Se la Natura ci avesse fatto tutti uguali non ci sarebbe bisogno di parlare di uguaglianza, quindi, tutti abbiamo il sacrosanto diritto di posizionarci nella diversità che ci compete.
Questo con buona pace dell’ideologia comunista…deformata e deformante.
Aldo Rossi

UGUAGLIANZA ED EQUITA’



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