DECOLLO DELLO SPACE SHUTTLE DISCOVERY dal KENNEDY SPACE CENTER (FLORIDA – USA)
ATTERRAGGIO DELLO SPACE SHUTTLE DISCOVERY al KENNEDY SPACE CENTER (FLORIDA -USA)
ARGOMENTI:
– LE CIVILTÀ ANTICHE IN ASIA OCCIDENTALE E IN EUROPA.
– L’UNIVERSO, LA TERRA, L’UOMO E LA SUA STORIA.
LE CIVILTÀ ANTICHE
LE CIVILTÀ ANTICHE IN ASIA OCCIDENTALE E IN EUROPA.



Le Civiltà più antiche si svilupparono inizialmente in MESOPOTAMIA che divenne così
“culla della civiltà” grazie ai primi popoli che lì si sono insediati a partire da circa 5000 anni a. C. – SUMERI, ACCADI, GUTEI, AMORREI, BABILONESI, CASSITI, ASSIRI, PERSIANI.
La Mesopotamia: “terra fra i fiumi”, il Tigri e l’Eufrate, è una regione storica del Vicino Oriente antico e facente parte della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
La MEZZALUNA FERTILE è una regione storica del Medio Oriente.
Nell’antichità si estendeva all’incirca sugli attuali stati di Egitto, Israele, Palestina, Giordania, Libano, Siria, Turchia, Iraq, Kuwait, Iran e Arabia Saudita.

Come già detto, questa regione viene spesso definita come la culla della civiltà grazie alla sua straordinaria importanza nella storia umana dal Neolitico fino all’età del bronzo e del ferro. Fu nelle valli fertili dei quattro grandi fiumi della regione il Nilo, il Giordano, il Tigri e l’Eufrate) che si svilupparono le prime civiltà agricole e le prime grandi formazioni statali dell’antichità.
SUMERI, ACCADI, BABILONESI, ASSIRI E ITTITI.
I SUMERI, in particolare, sono ritenuti i rappresentanti della prima civiltà stanziale della storia e si insediarono in Mesopotamia dal V millennio a.C. e più precisamente fra il 4000 e il 2000 a.C.
Erano divisi in città-stato. Inventarono la scrittura prima pittografica, poi, ideografica e quindi cuneiforme. Inventarono, poi, la ruota, la barca, il calendario, l’aratro e i mattoni. Successivamente al breve impero degli ACCADI, si sviluppò la civiltà dei BABILONESI (1800-1200 a.C.), che scrisse e sviluppò il primo codice di leggi della storia. Fu poi la volta degli ASSIRI 1200-600 a.C. che conquistarono Babilonia e dominarono l’intero vicino Oriente fino a una seconda ascesa babilonese, durante la quale furono costruiti i giardini pensili.
Gli ITTITI (2000- 1200 a.C.), crearono un impero in Anatolia e scoprirono la lavorazione del ferro e impararono a cavalcare i cavalli.
A livello mondiale, culle della civiltà sono considerate, oggi, cinque aree nei vari continenti, dove per prima si sviluppò la rivoluzione urbana e l’invenzione della scrittura:
Mesopotamia, Egitto, Mesoamerica, valle dell’Indo, valle del Fiume Giallo[4].
Le principali civiltà del V millennio a.C.
EBREI E FENICI
Nella terra di Canaan (oggi Palestina) si formarono 2 popoli: Ebrei e Fenici. I primi, avevano una religione monoteista e un libro sacro: la Bibbia. Il regno d’Israele, intorno al 1000 a.C. entrò in crisi e I Fenici iniziarono a dominare i commerci grazie al legno prodotto dai cedri del vicino libano. I Fenici rimasero sempre divisi in città stato e inventarono l’alfabeto moderno.
GLI EGIZI
Gli Egizi, lungo il fiume Nilo, svilupparono la loro civiltà. Nel 3050 a.C., re Menes\Narmer unificò l’Egitto, dando inizio all’Antico regno (3050 – 2181 a.C.), durante il quale vennero costruite le piramidi. Dopo un periodo di crisi, iniziò il Medio regno (2050 – 1690 a.C.), di scarsa importanza. Il Nuovo Regno (1549 – 1069 a.C.), fu caratterizzato da faraoni guerrieri. Le divinità egizie erano varie, ma le principali erano Anubi, Thoth, Iside, Osiride, Amon-Ra, e altre come Horus e Seth. La scrittura degli egizi è nota con il nome di geroglifici ed è molto complessa. Gli Egizi erano comandati dal faraone, e avevano uno schiavismo molto diffuso. Le attività economiche erano sviluppate esclusivamente lungo le rive del Nilo.
L’EUROPA
Le prime manifestazioni di civiltà in Europa centrale riguardano gli insediamenti dei Celti; probabilmente altri insediamenti civili si avevano già nell’area baltica, grazie alle condizioni climatiche favorevoli successivamente peggiorate per un drammatico periodo di tipo glaciale. I Celti toccarono il loro apogeo tra la seconda metà del IV e la prima metà del III secolo a.C. In quell’epoca, la lingua e la cultura celtica costituivano l’elemento più diffuso e caratteristico dell’intera Europa, interessando una vasta e ininterrotta area che andava dalle Isole Britanniche all’Italia settentrionale e dalla Penisola Iberica al bacino del fiume Danubio.
Gruppi isolati, inoltre, si erano spinti ancor più a sud, come i Galli Senoni nell’Italia centrale e, soprattutto, i Galati in Anatolia.
LA GRECIA
Le testimonianze più antiche della presenza umana nei Balcani, datate 270.000 a.C., si trovano nelle Grotte di Petralona, nella provincia greca settentrionale di Macedonia. Gli insediamenti neolitici in Grecia, risalenti al VII millennio a.C., sono i più antichi in Europa, superando di diversi secoli i successivi, in quanto la Grecia si trovava sulla strada tramite la quale l’agricoltura si diffuse dal Medio Oriente all’Europa. La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte civiltà avanzate ed è considerata la culla della civiltà occidentale, cominciata con la civiltà cicladica delle isole egee attorno al 3200 a.C, la civiltà minoica a Creta (2700-1500 a.C.) e quindi la civiltà micenea nel Peloponneso (1900-1100 a.C.). Queste civiltà utilizzavano la scrittura: quella minoica, non decifrata, è detta Lineare A, mentre quella micenea è detta Lineare B, una forma arcaica del greco. Successivamente, mentre la civiltà cretese entrò in crisi, forse a causa di un evento naturale distruttivo e prevalse la civiltà micenea.
Alla fine dell’Età del bronzo, dai regni precedentemente esistenti nacque la civiltà greca. La struttura era quella di un insieme di città-Stato (tra le maggiori delle quali ricordiamo Atene, Corinto e Sparta), anche molto differenti in termini di cultura e organizzazione politica ed economica. L’espansione territoriale e la conseguente fondazione di colonie greche diffuse la cultura ellenica in tutta l’Asia Minore e in buona parte del Mediterraneo, trovando un limite nell’espansione dei Fenici.
Le guerre con la Persia.
Nel 500 a.C. l’Impero Persiano controllava un territorio che andava dall’attuale Grecia settentrionale e Turchia fino all’Iran e rappresentava una minaccia per le città-Stato greche. I tentativi di ribellione delle città-Stato greche dell’Asia Minore sottoposte alla dominazione persiana fallirono, quindi la Persia invase la Grecia nel 492 a.C., ma le sue forze dovettero ritirarsi dopo la sconfitta nella Battaglia di Maratona del 490 a.C. Seguì una seconda invasione nel 480 a.C. e, nonostante l’eroica resistenza degli Spartani e degli altri alleati greci alle Termopili, le armate persiane riuscirono a saccheggiare Atene. A seguito delle successive vittorie greche nel 480 e 479 a.C. a Salamina, Platea e Micale, i Persiani furono costretti a ritirarsi una seconda volta. I conflitti militari, noti come guerre persiane, furono guidati principalmente da Atene e da Sparta. Tuttavia, il fatto che la Grecia non fosse una nazione unificata faceva sì che i conflitti tra le città-Stato greche fossero frequenti.
La guerra del Peloponneso.
La guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta (che, però, non fu la prima) fece scivolare la civiltà greca nella crisi, favorendo l’ascesa della città di Tebe, che riuscirà a stabilire un’egemonia di breve durata sulla Grecia. Nel corso del IV secolo a.C. la debolezza conseguente alle lotte interne tra le varie città-Stato resero la penisola ellenica preda del re macedone Filippo II.
L’impero ellenistico di Alessandro Magno.
Dopo l’assassinio di Filippo II, suo figlio Alessandro III (noto come Alessandro Magno) assunse il controllo della Lega di Corinto e, nel 334 a.C., lanciò un’invasione dell’Impero Persiano con le forze combinate di tutti gli Stati greci. Grazie alle vittorie nelle battaglie di Granico, Isso e Gaugamela, i Greci poterono marciare su Susa e Persepoli, l’antica capitale persiana, nel 330 a.C. L’impero fondato da Alessandro Magno si estendeva dalla Grecia a ovest, fino al Pakistan a est, e all’Egitto a sud, risultando come uno dei più grandi che la storia avesse visto fino ad allora.
Prima della sua improvvisa morte nel 323 a.C., Alessandro Magno stava pianificando un’invasione dell’Arabia. La morte di Alessandro determinò il collasso del vasto impero, che si divise in diversi regni, tra cui i due più importanti erano l’Impero seleucide e l’Egitto tolemaico. Altri Stati fondati dai Greci erano il regno greco-battriano e il regno indo-greco in India. Sebbene non potesse essere mantenuta l’unità politica dell’impero di Alessandro, esso diffuse la cultura ellenistica e la lingua greca nei territori conquistati, le quali si sarebbero mantenute per almeno due secoli e, in alcuni territori del Mediterraneo orientale, anche molto più a lungo.
I POPOLI DEL MARE
I Popoli del Mare furono una confederazione di predoni del mare provenienti probabilmente dall’Europa meridionale, specialmente dall’Egeo, che, navigando verso il Mar Mediterraneo orientale sul finire dell’Età del Bronzo (III-II millenio a.C.), invasero l’Anatolia (determinando il crollo dell’Impero Ittita), la Siria, il regno di Israele, Cipro e il Nuovo Regno egizio.

Nonostante origine e storia rimangano in gran parte avvolte nel mistero, i “Popoli del Mare” sono documentati dalle fonti scritte in lingua egizia durante la tarda XIX dinastia e in particolare durante l’ottavo anno di regno di Ramses III, della XX dinastia, quando tentarono di penetrare nel territorio egizio. Nella Grande iscrizione di Karnak il faraone egizio Merenptah (1213-1203 a.C.) parla di “nazioni (o popoli) stranieri del mare”.
TEORIE SULL’ORIGINE DEI POPOLI DEL MARE
I Popoli del Mare sono stati principalmente identificati come genti provenienti dal mar Egeo, dal Mediterraneo occidentale e dall’area anatolica; alcuni autori hanno sottolineato invece le similitudini tra le loro navi e le vogelbarke (navi uccello) della cultura dei campi di urne, suggerendo un’espansione centroeuropea di almeno una parte di essi.
Uno studio genetico del 2019, condotto da un team interdisciplinare di studiosi del Max Planck Institute for the Science of Human History e della Leon Levy Expedition, ha analizzato il DNA antico estratto da scheletri trovati ad Ascalona, identificati come “Filistei” (associati ai Peleset) vissuti nell’Età del Ferro. Questi derivavano la maggior parte della loro ascendenza dal pool genico locale levantino, ma con una certa quantità di DNA derivato anche da una sorgente proveniente dall’Europa meridionale, come i Cretesi dell’Età del Bronzo (Odigitria), gli Iberici dell’Età del Bronzo o i Sardi moderni. Il dato genetico confermerebbe così le precedenti testimonianze storiche e archeologiche di un evento migratorio dall’Europa meridionale, che però non avrebbe lasciato un impatto genetico di lunga durata nella popolazione della regione. FILMATO RAI STORIA sui Popoli del Mare.
I POPOLI DELL’ITALIA PRE-ROMANA

ROMA
Con Roma venne portata a termine per la prima volta nella storia, fra il III e il I secolo a.C., l’unificazione dell’Italia, dell’Europa occidentale e meridionale e, infine, dell’intero bacino del Mediterraneo. La civiltà romana, nata nell’ambito del mondo latino e italico, rappresenta il più evoluto organismo politico dell’Europa del tempo. Erede di tutte le grandi culture che l’avevano preceduta, in primis, di quella etrusca e di quella greca. Roma diffuse il proprio diritto, le proprie istituzioni politiche e militari, la propria lingua, la propria tecnologia e la propria visione aristocratica e universalista della vita e del mondo da Gibilterra alla Scozia, dalla Germania renana alla Mesopotamia. L’Urbe riuscì, col tempo, ad assimilare e legare al proprio destino i Fenici e gli Egizi dell’Africa settentrionale, i Celti d’Europa, molte delle popolazioni germaniche che entreranno in contatto con essa e le popolazioni elleniche o ellenizzate del Mediterraneo orientale, che, con pieno diritto, continueranno ad auto-definirsi romani (Ρωμαίοι), ancora mille anni dopo la caduta dell’Occidente latino.
Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C. Roma fu retta per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di origine latina e sabina e, successivamente, etrusca. La tradizione tramanda sette re: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
Espulso dalla città l’ultimo re etrusco e instaurata una repubblica oligarchica nel 509 a.C., per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte interne tra patrizi e plebei e da continue guerre contro le popolazioni italiche: Etruschi, Latini, Volsci, Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, Osco–Sanniti e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell’Epiro) che le permisero la conquista della penisola italica, dalla zona centrale fino alla Magna Grecia. Il III e il II secolo a.C. furono caratterizzati dalla conquista romana del Mediterraneo e dell’Oriente, dovuta alle tre guerre puniche (264–146 a.C.) combattute contro la città di Cartagine e alle tre guerre macedoniche (212–168 a.C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la Sicilia, la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l’Africa.
Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a.C. si registrarono numerose rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano, che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a.C. divenne princeps civitatis e gli fu conferito il titolo di Augusto.
Gradualmente, il Principato lasciò il posto all’Impero, che conobbe la sua massima espansione nel II secolo, sotto l’imperatore Traiano; Roma si confermò caput mundi, cioè capitale del mondo, espressione che le era stata attribuita già nel periodo repubblicano. Il territorio dell’impero, infatti, spaziava dall’Oceano Atlantico al Golfo Persico, dalla parte centro-meridionale della Britannia all’Egitto.

LA MASSIMA ESPANSIONE DELL’ IMPERO ROMANO

I primi secoli dell’impero, in cui governarono, oltre ad Ottaviano Augusto, gli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia, Flavia (a cui si deve la costruzione dell’omonimo anfiteatro, noto come Colosseo) e gli Antonini, furono caratterizzati anche dalla diffusione della religione cristiana, predicata in Giudea da Gesù Cristo nella prima metà del I secolo (sotto Tiberio) e divulgata dai suoi apostoli in gran parte dell’impero.
Il mondo romano conosce il proprio apogeo, sia economico che sociale, nel II secolo. Il secolo successivo invece, è per Roma un’epoca di crisi, determinata in gran parte da una serie di guerre civili.
Quando salì al potere Diocleziano (284), la situazione di Roma era grave: i barbari premevano dai confini già da decenni, le province erano governate da uomini corrotti. Per gestire meglio l’impero, Diocleziano lo divise in due parti: egli divenne Augusto della parte orientale (con residenza a Nicomedia) e nominò Valerio Massimiano Augusto della parte occidentale, spostando la residenza imperiale a Mediolanum. L’impero venne suddiviso ulteriormente con la creazione della tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano nominare due Cesari, a cui affidavano parte del territorio e che sarebbero diventati, successivamente, i nuovi imperatori. Una svolta decisiva si ebbe con Costantino, che, in seguito a numerose lotte interne, centralizzò nuovamente il potere e, con l’editto di Milano del 313, dette libertà di culto ai cristiani, impegnandosi egli stesso per dare stabilità alla nuova religione. Fece costruire diverse basiliche, consegnò il potere civile su Roma a papa Silvestro I e fondò nella parte orientale dell’impero la nuova capitale, Costantinopoli.
Nel IV secolo si assiste persino a un notevole risveglio culturale che si protrae fino ai primi decenni del V, durante le prime invasioni barbariche. A partire dal 395 l’Impero viene definitivamente suddiviso in due parti, una occidentale e una orientale. In entrambe si è gradualmente imposto, come religione maggioritaria e di Stato, il cristianesimo, che avrebbe fortemente influenzato la storia d’Europa fino ai giorni nostri.
Roma, che non ricopriva più un ruolo centrale nell’amministrazione dell’impero, venne saccheggiata dai Visigoti comandati da Alarico (410); impreziosita nuovamente dalla costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la collaborazione degli imperatori), la città subì un nuovo saccheggio nel 455, da parte di Genserico, re dei Vandali. La ricostruzione di Roma venne curata dai papi Leone I (definito defensor Urbis per avere convinto Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e dal suo successore Ilario, ma nel 472 la città fu saccheggiata per la terza volta in pochi decenni (ad opera di Ricimero e Anicio Olibrio).
La deposizione di Romolo Augusto del 4 settembre 476 decretò la fine dell’Impero romano d’Occidente e, secondo una tradizionale interpretazione storica, l’inizio del Medioevo.
L’UNIVERSO E L’UOMO
PREMESSA
Non abbiate paura di fare domande, non esistono domande sciocche o stupide:
l’unica domanda sciocca o stupida è quella che non abbiamo avuto il coraggio di fare.
– La figura dello Storico.
La Storia è la ricerca delle nostre radici: CHI, QUANDO, DOVE, COME, PERCHÈ…?
La Storia è la scienza degli uomini nel tempo.
Non si possono applicare al passato i concetti e i valori di oggi.
Lo Storico non pronuncia né condanne né assoluzioni.
La presentazione della Storia non può essere influenzata da caratteri soggettivi.
Allo Storico servono autenticità e attendibilità.
Conflitto fra Fede e Razionalità, fra Creazionismo ed Evoluzionismo? Ognuno trovi la risposta nella sua anima, nella sua mente e nelle sue convinzioni.
Il nostro imperativo è...imparare dal passato per organizzare un futuro migliore.
Teoria del BIG BANG
Si stima che l’età dell’universo sia di circa 14 miliardi di anni. La durata dell’anno solare, 365 giorni, è stabilita dal tempo che la Terra impiega a compiere un giro completo (moto di rivoluzione) attorno alla sua stella…IL SOLE.
Si stima che l’età della Terra sia di circa 4,5 miliardi di anni. Se supponiamo di attribuire all’età della Terra la durata di un giorno, ovvero 24 ore, scopriremo che l’uomo è comparso su di essa, solo negli ultimi 4 secondi…!
PANGEA e la deriva dei continenti.
LA TERRA E LE ERE GEOLOGICHE
I 4,6 miliardi di anni della Terra sono suddivisi in lunghi intervalli di tempo, ciascuno dei quali è stato caratterizzato da particolari eventi.
La storia del nostro pianeta è stata suddivisa in cinque ere geologiche:
– era arcaica – ARCHEOZOICA (PRECAMBRIANA);
– era primaria – PALEOZOICA;
– era secondaria – MESOZOICA;
– era terziaria – CENOZOICA;
– era quaternaria – NEOZOICA (ANTROPOZOICA).
Dalla più antica alla più recente, a loro volta, sono state suddivise in diversi periodi.
ERA PRECAMBRIANA* (o ARCHEOZOICA o CRIPTOZOICA)
L’era precambriana, inizia più di 4 miliardi di anni fa e la sua durata è superiore a quella di tutte le altre ere geologiche. In acqua si svilupparono le prime forme di vita, esseri unicellulari, batteri e alghe. Questi i tre periodi dell’era precambriana:
Priscoano, il più antico, l’Archeano e il Proterozoico.
* Il nome deriva da Cambria, nome latino medievale del Galles, dove i terreni di questo periodo geologico, furono per la prima volta studiati.
ERA PRIMARIA (PALEOZOICA)
(παλαιός), palaios, che significa “antico” e (ζωή), zoe, che significa “vita”, cioè l’era della “vita antica”.
Iniziò circa 540 milioni di anni fa. Nei mari iniziarono a svilupparsi forme di vita pluricellulari e sulla terra compaiono i progenitori degli insetti.
All’inizio dell’era primaria, durante il Cambriano, le aree continentali erano suddivise in due grandi blocchi chiamati Gondwana (comprendente Sudamerica, Africa, Australia, Antartide e India) e Laurasia (comprendente Asia, Europa e Nordamerica), che si riunirono successivamente nel super-continente chiamato Pangea, destinato poi a fratturarsi nuovamente. Ciascuno dei sei periodi in cui è stata suddivisa l’era primaria, è stato caratterizzato da un alternarsi di intense variazioni climatiche:
Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano (pesci), Carbonifero (foreste e rettili) e Permiano.
ERA SECONDARIA (MESOZOICA)
Iniziò circa 250 milioni di anni fa. L’era secondaria è detta anche mesozoica, che significa “era di mezzo”, in relazione al fatto che le specie vegetali e animali che la caratterizzano, rappresentano una transizione tra quelle più primitive dell’era primaria e quelle dell’era terziaria. L’era secondaria comprende tre periodi:
Triassico, Giurassico, Cretaceo.
Nel Triassico il continente Pangea comincia a frammentarsi e lo smembramento completo della Pangea culminerà nel cretaceo.
La varietà degli organismi si accresce notevolmente e in particolare, nel Mesozoico, si assiste alla diffusione dei grandi rettili e dei dinosauri, che conquistano gli ambienti terrestri e aerei. Compaiono, inoltre, le prime specie di uccelli e di mammiferi. Le felci arboree sono vegetali molto diffusi.
ERA TERZIARIA (CENOZOICA)
(ceno- significa recente)
È suddivisa in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene e Pliocene.
Iniziò circa 65 milioni di anni fa. Imponente è l’attività orogenetica*, a cui si deve la formazione delle maggiori catene montuose attuali (orogenesi alpino-himalayana), movimenti orogenetici che continueranno anche nell’era successiva. All’inizio dell’era, la distribuzione delle terre emerse e dei mari corrisponde in linea di massima a quella attuale.
Nell’era terziaria si assiste alla comparsa e allo sviluppo di gruppi vegetali e animali che popolano oggi la superficie terrestre. Con la scomparsa dei grandi rettili alla fine dell’era mesozoica, si affermano e si diffondono i mammiferi, tanto che il Cenozoico è considerato “era dei mammiferi“.
Il clima cambia gradualmente da tropicale a temperato, con punte temperato-fredde alla fine dell’era.
*OROGENESI è l’insieme dei processi e dei fenomeni geodinamici (sedimentarî, magmatici, tettonici) che danno luogo alla formazione delle catene montuose.
ERA QUATERNARIA (NEOZOICA)
Iniziò circa 2 milioni di anni fa. L’ultima era geologica, quella attuale, è detta quaternaria, o neozoica, cioè “della vita nuova”, poiché flora e fauna sono costituite da piante e animali tuttora viventi. L’era quaternaria viene divisa in due periodi: Pleistocene* e Olocene*.
Nell’era quaternaria continuano, anche se attenuati, i movimenti delle fasi finali dell’orogenesi alpino-himalayana.
*Dal greco plêistos “il più” -cene ovvero il più recente.
*deriva dal greco ὅλος holos, del tutto, assolutamente e καινός kainos, recente.
Ma ciò che soprattutto caratterizza quest’era è l’alternarsi di periodi freddi e di periodi caldi, che causarono l’avvicendarsi di grandi glaciazioni – con estensione delle calotte polari a latitudini più basse – e di periodi interglaciali, in cui si riduce l’estensione dei ghiacciai stessi.
Per l’area alpina, sono state individuate cinque grandi glaciazioni, dalla più antica alla più recente:
Donau 1.000.000 – 950.000 anni fa
Günz 680.000 – 620.000
Mindel 455.000 – 300.000
Riss 200.000 – 130.000
Würm 110.000 – 12.000
e intervallate da quattro periodi interglaciali. Il ritiro dei ghiacciai non fu regolare e continuo, ma caratterizzato da soste e limitati avanzamenti. L’espansione e la contrazione delle calotte glaciali provocò variazioni di livello dei mari.
L’alternarsi delle glaciazioni e dei periodi interglaciali ha avuto grande influenza anche sulla distribuzione degli esseri viventi sul pianeta: in particolare, alle nostre latitudini si sono succedute specie proprie di climi tropicali a specie tipiche di zone a clima più freddo. Tra gli eventi biologici che hanno caratterizzato l’era quaternaria si deve segnalare soprattutto la “rapida” evoluzione e diffusione sul pianeta del genere Homo.
LA PREISTORIA. Nell’Ottocento si stabilì una definizione convenzionale sulla suddivisione della storia e fu definita Preistoria il periodo compreso tra la comparsa dei primi ominidi e l’invenzione della scrittura (3000 a.C.) e Storia il periodo compreso tra l’invenzione della scrittura fino a oggi.
Possiamo, seguendo la convenzione, suddividere la Preistoria in 3 periodi: il paleolitico, ovvero età della pietra antica, da 2 milioni di anni fa al 10000 a.C.; il mesolitico, ovvero l’età della pietra di mezzo, dal 10000 all’8000 a.C.; infine, il neolitico, ovvero l’età della pietra nuova, dall’8000 al 3000 a.C.
Età della Pietra
PALEOLITICO da circa 2 milioni di anni fa a circa 10.000 anni fa.
MESOLITICO da circa 10.000 anni fa fino all’8.000 a.C.
NEOLITICO dall’8.000 a.C. fino al 3.000 a.C.
Età dei Metalli
Età del Rame IV-III millenio a.C.
Età del Bronzo III-II millennio a.C.
Età del Ferro II-I millennio a.C.
Con l’età del ferro finisce la Preistoria e inizia la Storia vera e propria.

L’UOMO E LA SUA EVOLUZIONE.
– AUSTRALOPITECO (scimmia del sud).
L’evoluzione dei primi ominidi parte dall’australopiteco che fece la sua comparsa circa 4 milioni di anni fa. Verso la fine del secolo scorso (1900), fu ritrovata in Etiopia, fra i fossili di ominidi e di scimmie antropomorfe, LUCY cui è stata attribuita un’età risalente a circa 3 milioni di anni fa.
– HOMO HABILIS (paleolitico).
Fece la sua comparsa in Africa circa 2 milioni di anni fa. Disponeva di abilità manuali e di strumenti rudimentali per la caccia.
– HOMO ERECTUS (paleolitico).
Comparve sulla terra 1,3-1,8 milioni di anni fa. Dispone di una maggiore capacità intellettiva e ha imparato a controllare il fuoco. È detto anche Ergaster Erectus ovvero “artigiano”.
– HOMO SAPIENS (paleolitico-neolitico).
300.000 – 200.000 anni fa fino a oggi. Sviluppa le prime forme di linguaggio.
Si inizia a parlare di agricoltura e di allevamento. Si abbandona piano piano la vita nomade e si costruiscono i primi insediamenti stabili. Si inventa la ruota, la vela, la ceramica, l’arco, si coltiva il grano e si produce il pane.
– HOMO DI NEANDERTAL (paleolitico-neolitico).
Si diffonde in Europa circa 100.000 anni fa ed è considerato una sottospecie dell’Homo Sapiens. Si estinse circa 35.000 anni fa.
– HOMO SAPIENS SAPIENS presente sulla terra da circa 40.000 anni ad oggi.



A questo punto possiamo innestare nella cronologia storica, tutte le antiche civiltà che sono apparse e che si sono sviluppate sul nostro pianeta nei millenni e nei secoli successivi.


- Il nostro mondo e il nostro universo. Solo per uno spunto di meditazione.