L’ON. LAURA BOLDRINI E LA STATUA ALLA SPIGOLATRICE DI SAPRI.

26 SETTEMBRE 2021
Nella omonima cittadina campana è stato inaugurato il monumento alla spigolatrice di Sapri. Il monumento è stato svelato domenica 26 settembre, alla presenza delle autorità locali e del presidente M5S Giuseppe Conte. La foto ha subito iniziato a circolare online ed è stata duramente condannata da alcune esponenti politiche.
IL FATTO QUOTIDIANO

LA SPIGOLATRICE DI SAPRI
LA SPIGOLARICE DI SAPRI


L’On. Laura Boldrini, in particolare, ha dichiarato il monumento sessista e un’offesa per le donne e la Storia. Il suo parere, peraltro rispettabile, rimane pur sempre, il parere di una persona singola ancorché amplificato dal megafono di una politica spesso disincantata e non di rado, totalmente assente.
Queste dichiarazioni di Laura Boldrini sono avvenute:
– con il Paese in piena pandemia Covid19 e un piano pandemico scaduto da circa 15 anni.
– con una prevedibile crisi energetica alle porte.
– con i primi lampi di guerra che, a un occhio attento, già si intravedevano all’orizzonte.
Capite in che mani è la politica italiana? Il problema sono le chiappette al vento della spigolatrice di Sapri…?!

INCISO.
Tengo a precisare che l’On. Laura Boldrini non rappresenta nessuno. Lei, infatti, NON è stata eletta nel suo collegio elettorale perché i suoi stessi elettori NON l’hanno voluta. Perché allora l’On.Laura Boldrini è in Parlamento? Lei è in Parlamento perché è ricorsa all’utilizzo dei “Collegi Paracadute” una sorta di “truffa legalizzata” dalla stessa legge elettorale che, i nostri “Garanti della Costituzione”, non hanno mai inteso impugnare. Questi escamotage truffaldini, pur trattandosi di comportamenti legittimi in quanto previsti dalla legge elettorale, sono invece assai discutibili sul piano morale e ancor più sul piano dell’opportunità. 
Per quanto riguarda il Parlamento attuale (2021), ci sono tre dinamiche di “escamotage legalizzato” che si possono analizzare e che talvolta si sovrappongono:
– chi è stato eletto nella parte proporzionale dopo avere fallito nel collegio uninominale.
– chi è stato eletto nel collegio uninominale a seguito di candidatura multipla (fino a 5 collegi   diversi).
– chi è stato eletto in un collegio “blindato” attraverso le cosiddette candidature dall’alto, ovvero non avendo nessun legame con il territorio che dovrebbe rappresentare.

L’On. Laura Boldrini, quindi, è entrata in Parlamento grazie ai  “Collegi Paracadute“. Nel 2018 a Milano, infatti, lei non ha raggiunto il quorum con l’uninominale ed è stata ripescata, poi, con il proporzionale. Nemmeno gli elettori del suo Collegio l’hanno voluta!
Comunque lei non è la sola ad aver usufruito di questo escamotage legalizzato ma, a Sinistra, è in buona compagnia:
Pier Luigi Bersani
Valeria Fedeli.
Dario Franceschini
Pietro Grasso
Maurizio Martina
Marco Minniti
Matteo Orfini
Andrea Orlando
Roberta Pinotti
Debora Serracchiani
A questa lista di devono aggiungere, poi, anche i rappresentanti di altri partiti non di Sinistra. Rimane il fatto che circa la metà di coloro che hanno fatto ricorso a questo “trucco” appartiene alla Sinistra. Quindi, riassumendo, quando parlate in pubblico, parlate solo a titolo personale perché non rappresentate nessuno. Rappresentate solo l’infida, subdola forzatura che avete esercitato verso gli elettori.
Aldo Rossi

NOTA A MARGINE.
Con la legge elettorale approvata nel 2017 e nota come Rosatellum 2.0 o Rosatellum bis, i partiti hanno potuto candidare persone sia con il maggioritario sia con il proporzionale. Nel primo caso i collegi uninominali hanno visto vincere uno solo tra i candidati. Con le candidature plurinominali del proporzionale, invece, i voti sono stati ripartiti sulle persone in base alla quantità di voti ottenuti dalle liste. Certi candidati sono stati inseriti sia nell’uninominale sia nel proporzionale. In questo modo, anche se hanno perso il confronto diretto, hanno potuto confidare nei collegi plurinominali (fino a cinque per ciascuno) in certi casi considerati «blindati», garantendosi comunque un posto in Parlamento.
Tutto questo, nelle elezioni politiche del 20218, è successo nel silenzio più assoluto della cariatide quirinalesca…il “garante” delle libertà costituzionali dei cittadini italiani.

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