LE LEGGENDE DELLA BORA…

In Istria si dice che la Bora nasce e cresce a Segna, si sposa a Fiume e a Trieste muore. Nel Quarnero, d’inverno, la Bora è padrona assoluta delle coste e del mare: schianta gli alberi, porta via le tegole dai tetti, solleva le onde fino a minacciare la sicurezza delle navi al largo e affonda parecchie barche nei porticcioli. La Bora nasce sul Carso, raccontano gli istriani, dalle sue grotte. In quelle caverne  abitate dalle streghe; queste accendono grandi fuochi e attorno a quei fuochi danzano sfrenate. Prodotto dal fuoco e agitato dai movimenti turbinosi delle streghe, il fumo cerca uno sfogo e spinto dal calore, produce violente correnti d’aria, un vento fortissimo: la Bora appunto. 
Quando inizia a soffiare con il sole invece, la gente di Dignan  racconta che lo fa perché queste streghe non riescono a resistere al desiderio di dare la caccia agli uomini: “Sol e Bora , le strighe se inamora”…e il primo uomo che incontrano diventerà loro amante.
Un’altra leggenda istriana racconta che quando i veneziani estesero il dominio del Leone di San Marco sulle città dell’Istria e della Dalmazia, molti prigionieri di guerra, insieme a briganti e delinquenti d’ogni risma, furono condannati ai remi sulle galee. Lungo le loro schiene colava spesso il sangue delle ferite prodotte dalle scudisciate. Un giorno, navigando nelle acque del Canale della Faresina, tra l’Istria e l’isola di Cherso, una grossa galea venne investita dal vento. Affinché i galeotti remassero con più foga, vennero frustati con maggior frequenza del solito ed essi doloranti e disperati levarono forte e in coro la loro voce di protesta verso il cielo e maledissero la terra che generava gli alberi che producevano il legno per le galee: da allora, su molti tratti di costa della terraferma e delle isole scomparvero gli alberi e restò la nuda pietra carsica. In quella pietra si aprirono grotte e caverne e da quelle caverne uscì la Bora che, infuriando sulla terra e sul mare, porta nei suoi ululati i lamenti dei vogatori.
Tratto da: “Fiabe e leggende dell’Istria” di Giacomo Scotti.
(Dal Web)

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