IL “CLUB BILDERBERG” LA “TRILATERAL COMMISSION” (TC), IL “COUNCIL OF FOREIGN RELATIONS” (CFR)…I PADRONI DEL MONDO.

Brani tratti dal libro “IL CLUB BILDERBERG” Ed.2010
di Daniel Estulin.

Nel 1954, gli uomini più potenti del mondo si incontrarono per la prima volta, sotto gli auspici della corona olandese e della famiglia Rockefeller, nel lussuoso Hotel Bilderberg nella cittadina di Oosterbeek in Olanda. Per un intero fine settimana discussero del futuro del mondo. Al termine decisero di incontrarsi una volta all’anno per scambiarsi delle idee e analizzare gli affari internazionali. Si definirono “Gruppo Bilderberg”. Da allora si sono riuniti annualmente in lussuosi hotel in varie parti del mondo per tentare di decidere il futuro dell’umanità. Tra i selezionati membri di questo Club troviamo Bill Clinton, Paul Wolfowitz, Henry Kissinger, David Rockefeller, Zbigniew Brzezinski, Tony Blair e molti altri capi di governo, uomini d’affari, politici, banchieri e giornalisti di tutto il mondo. In oltre cinquant’anni di loro convegni, tuttavia, non è stato mai consentito alla stampa di assistere, non sono state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni dei partecipanti, né è stata resa pubblica un’agenda di un convegno Bilderberg. I leader del “Gruppo Bilderberg” sostengono che questa discrezione è necessaria per permettere a quanti partecipano ai dibattiti di parlare liberamente, senza che le proprie dichiarazioni siano registrate o riportate pubblicamente. Altrimenti, affermano i membri del Bilderberg, sarebbero costretti a parlare nel linguaggio di un comunicato stampa. Senza dubbio, questa discrezione consente al “Gruppo Bilderberg” di deliberare più liberamente, ma in questo modo non si risponde alla domanda fondamentale: di cosa parlano, in questi convegni, le persone più potenti del mondo?
Qualunque moderno sistema democratico protegge il diritto alla privacy, ma il pubblico non ha forse il diritto di sapere di cosa parlano i loro leader politici quando incontrano i più ricchi leader del mondo degli affari delle loro rispettive nazioni? Quali garanzie hanno i cittadini che il “Gruppo Bilderberg” non sia semplicemente un centro che influenza il commercio ed esercita pressioni, dal momento che ad essi non è permesso sapere di cosa parlano i loro rappresentanti alle adunanze segrete del Gruppo? Perché i Davos World Economic Forums e gli incontri del G8 sono oggetto di discussione su tutti i giornali, con ampi servizi in prima pagina e la presenza di migliaia di giornalisti, mentre non c’è alcuna copertura mediatica per gli incontri del “Gruppo Bilderberg”? Questo blackout esiste nonostante il fatto che (o perché?) siano annualmente frequentati da presidenti del “Fondo Monetario Internazionale”, della “Banca Mondiale” e della “Federal Riserve”; da presidenti delle 100 più potenti corporations del mondo come Daimler Chrysler, Coca Cola, British Petroleum, Chase Manhattan Bank, American Express, Goldman Sachs e Microsoft; da Vicepresidenti degli Stati Uniti, da direttori della CIA e dell’FBI, da Segretari Generali della NATO, da senatori americani e membri del Congresso, da Primi Ministri europei, da capi dei partiti di opposizione e dai maggiori editori e direttori dei principali giornali del mondo.
Nel regno di questo Club esclusivo, è importante riconoscere che né le persone né le organizzazioni sono assolutamente “cattive”, così come nessuno è assolutamente “buono”. Nel mondo ci sono potenti mossi da alti ideali, principi e convinzioni e potenti come quelli del Club segreto manipolatore (?) e dei suoi derivati. Inizialmente, il loro intento era nobile. Crescendo, poi, sembra che il “Gruppo Bilderberg” sia andato oltre i propri idealistici propositi fino a diventare un governo ombra mondiale, che decide in totale segreto, in incontri annuali, come saranno realizzati i suoi piani. Minaccia di sottrarci i nostri diritti per dirigere i nostri destini. Ciò sta diventando più facile, perché lo sviluppo della tecnologia delle telecomunicazioni, assorbita con il profondo, istantaneo impatto di internet e i nuovi metodi di ingegneria comportamentale per manipolare la condotta individuale possono trasformare quelle che, in altre epoche storiche, erano soltanto cattive intenzioni in una scomoda realtà. Ogni nuova misura, presa isolatamente, può sembrare soltanto una superficiale aberrazione, ma il complesso dei cambiamenti, considerato nel suo insieme, come parte di uno sviluppo continuo, costituisce un movimento verso l’asservimento totale. Per questo è giunto il momento di guardare dietro le quinte. Siamo a un bivio e le strade che imboccheremo, da adesso in poi, determineranno il futuro stesso dell’Umanità. Dobbiamo essere consapevoli dei veri obiettivi e delle azioni del “Gruppo Bilderberg” e di altri gruppi simili, se vogliamo sperare di conservare la Libertà per la la quale i nostri nonni combatterono convintamente. NON SPETTA A DIO FARCI USCIRE DALLA “NUOVA ETA’ OSCURA” PIANIFICATA PER NOI. SPETTA A NOI…!
Se da questa situazione così scabrosa verremo fuori come stato di polizia elettronico globale o come esseri umani liberi, dipenderà dalle azioni che faremo ora: CONOSCERE PER CAPIRE E CAPIRE PER AGIRE.

Conferenze del “Club Bilderberg” nel mondo dal 1954 al 2008.

2018 Il “Club Bilderberg” si riunisce a Torino dal 7 al 10 giugno, partecipa anche il VATICANO con Mons. PIETRO PAROLIN, Segretario di Stato. (Tratto  da il GIORNALE.IT Cronache del 8.6.2018).
2019 Il “Club Bilderberg” si riunisce dal 30 maggio al 2 giugno, presso Hotel Palace di Montreux nella Svizzera francese.
2020 Il “Club Bilderberg” non si riunisce causa pandemia COVID 19.

OBIETTIVI DEL BILDERBERG.

I membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post-nazionalismo: non avremo più Paesi, ma solo regioni della Terra all’interno di un “mondo unico”. Questo significherà un’economia globalizzata, un unico “governo mondiale”, (selezionato, più che eletto) e una “religione universale”. Per assicurarsi il raggiungimento di tali obiettivi, il Bilderberg si concentra su “il controllo tecnologico e la scarsa sensibilizzazione della pubblica opinione”.
William Shannon

La paura dei capi del “Bilderberg Group” è di dover fronteggiare un’opposizione organizzata. I suoi membri non vogliono che la gente comune comprenda del tutto quello che stanno progettando per il futuro del Pianeta un “governo unico mondiale” (azienda mondiale), con un solo mercato globale, controllato da un solo esercito mondiale e regolato dalla “banca mondiale”, che utilizzerà un’unica moneta universale.
Come hanno intenzione di realizzare i loro progetti lo si può leggere nella seguente “lista dei desideri”.
Unica civiltà internazionale. Rafforzando le istituzioni internazionali, vogliono distruggere completamente tutte le identità nazionali attraverso la sovversione dei loro valori tradizionali allo scopo di sostituirli con quelli della globalizzazione. Nessun’altra cultura dovrà sopravvivere in futuro.
Controllo centralizzato delle persone. Utilizzando il controllo delle menti, vogliono obbligare tutta l’umanità a obbedire alla loro volontà. Il piano di attuazione del loro progetto è chiaramente descritto nel libro di Zbigniew Brzezinski A cavallo di due epoche: il ruolo dell’America nell’era tecnocratica. Brzezinski ha ottenuto una laurea ad Harvard nel 1953, è uno dei fondatori della “Trilateral Commission” (TC), controllata da Rockefeller e ha fatto un’impressionante carriera. Non solo è stato consigliere per la Sicurezza Nazionale di Carter, ma ha anche ricoperto l’incarico di membro del “Comitato Consultivo per gli Affari Esteri” (CFR) sotto Ronald Reagan ed è stato co-presidente della task force consultiva per la Sicurezza nazionale nel 1988 , sotto George W. Bush; inoltre è un collaboratore di Henry Kissinger e ha partecipato a moltissime conferenze del Bilderberg. Nel “nuovo ordine mondiale” prevede la scomparsa del ceto medio: rimarranno solo padroni e schiavi.
Società a “crescita zero”. In un epoca post-industriale, la “crescita zero” sarà necessaria per distruggere ogni traccia di ricchezza generale. Quando c’è ricchezza c’è progresso. Ricchezza e progresso rendono impossibile imporre la repressione e c’è bisogno della repressione se si spera di dividere la società in padroni e schiavi. La fine della ricchezza porterà la fine dell’energia elettrica nucleare e di tutti i sistemi industrializzati (tranne le industrie produttrici di computer e fornitrici di servizi). Le rimanenti industrie statunitensi e canadesi verranno esportate nei Paesi poveri, come la Bolivia, il Perù, l’Ecuador e il Nicaragua, dove il lavoro coatto costerà pochissimo. Così uno degli obiettivi del NAFTA (North Atlantic Free Trade Agtreement) sarà raggiunto.
Continuo stato di squilibrio psicologico. Attraverso una serie di crisi costruite a tavolino, spingeranno gli individui verso una continua prigionia fisica, mentale ed emozionale. Così sarà possibile tenere le persone in un costante stato di squilibrio psicologico. Troppo stanchi e deboli per prendere decisioni sul proprio destino, i popoli saranno confusi e demoralizzati, come insegna la massima “di fronte a troppe scelte, si ottiene un’apatia su larga scala. (Legge di Weber).
Controllo centralizzato di tutti i sistemi educativi. Una delle ragioni che stanno dietro alla formazione dell’Unione Europea, dell’Unione Americana e della futura Unione Asiatica, è di poter realizzare un totale controllo dei sistemi educativi, per realizzare il “nuovo ordine mondiale” globalizzato, attraverso attraverso l’eliminazione della storia del mondo. I loro sforzi in proposito stanno dando dei risultati “incredibili”. La gioventù dei nostri tempi è quasi completamente ignorante sulle lezioni del passato, le libertà individuali e il significato del termine “libertà”. Dal punto di vista delle forze della globalizzazione, questo facilita il lavoro.
Controllo centralizzato di tutte le politiche interne ed estere. Quello che gli Stati Uniti fanno, ha effetto sul mondo intero. Al momento, il Bilderberg sembra esercitare un controllo sulle scelte politiche del Presidente degli Stati Uniti , Bush. Le politiche del Canada, Paese che apparentemente conserva la propria sovranità, stanno procedendo secondo il volere degli Stati Uniti; quelle dei Paesi europei, ovviamente ora dipendono dalle scelte dell’Unione Europea.
Rafforzamento dell’ONU. Ampliando i poteri delle Nazioni Unite, hanno in programma di realizzare un “governo mondiale”, sia de jure che de facto, e imporre una tassa, da versare direttamente all’ONU, per ottenere la “cittadinanza mondiale”.
Mercato unico occidentale. Espandendo il NAFTA (North Atlantic Free Trade Agreement), in tutto l’emisfero occidentale del globo, compreso il Sud America, otterrano una “Unione Americana”, simile alla “Unione Europea”.
Espansione della NATO. Visto che l’ONU interviene nei teatri più difficili del mondo, come l’Afganistan, di fatto la NATO si sta trasformando nell’ “esercito mondiale dell’ONU”.
Unico sistema legale. La Corte Internazionale di Giustizia sta per diventare l’unico organo giudiziario del mondo.
Unico “Welfare State” socialista. Il Bilderberg vuole instaurare un regime socialista di “Welfare State”, in cui gli schiavi obbedienti saranno premiati e quelli ribelli verranno sterminati.

Il “Bilderberg Group” ha il potere e l’influenza per imporre le sue politiche a tutte le nazioni del mondo. Abbiamo già visto quanto siano lunghi i suoi tentacoli, tanto da riuscire a controllare il Presidente degli Stati Uniti, il Primo Ministro del Canada, tutti i principali mass media operanti in Occidente, tutti i più importanti uomini politici, i principali personaggi del mondo finanziario e le banche centrali dei maggiori Paesi del mondo – tra cui la Federal Riserve degli Stati Uniti – il “Fondo Monetario Internazionale”, la Banca Mondiale e le Nazioni Unite. Con tali agganci sono in grado di distruggere chiunque – grande o piccolo che sia – intendesse opporsi ai loro piani di creazione del “nuovo ordine mondiale”.

GIORNALISTI O CORTIGIANI?

Il nostro lavoro non consiste nel dare alla gente quello che vuole, ma nel decidere cosa deve volere“.
Richard Salant ex presidente della CBS News.

Uno dei segreti meglio custoditi riguarda l’accordo con cui un gruppo di grandi multinazionali – tutte appartenenti al “Bilderberg Group” o al “Council of Foreign Relations (CFR) o alla NATO o al “Club di Roma” o alla Trilateral Commision (TC) – controlla il flusso mondiale di informazioni: decide quello che vediamo in televisione, ascoltiamo alla radio e leggiamo sui giornali, sulle riviste, sui libri o su Internet.
Il Bilderberg ha avuto, prima o poi, rappresentanti in tutti i giornali e mass media americani e europei come ospiti ai propri meeting. I Giornalisti potevano parteciparvi a condizione che si impegnassero a non riportare nulla di quello a cui assistevano. In questo modo il Bilderberg si è assicurato il black.out di informazioni sulla sua attività sia negli Stati Uniti che in Europa. Sfogliando le pagine web dei principali mass media, non troveremo alcun riferimento al gruppo che conta al suo interno le figure politiche, gli uomini d’affari e gli speculatori più importanti del mondo.
Tramite il denaro i Rockefeller hanno ottenuto una grande influenza sui media; tramite i media, hanno ottenuto il controllo sulla pubblica opinione; tramite la pressione della pubblica opinione, hanno ottenuto una grande influenza sui politici e, avendo corrotto i politici, stanno prendendo il controllo delle nazioni.
Le attuali democrazie rappresentative si basano su governi “eletti” – un Capo dello Stato e organi legislativi – i quali possono essere “scaricati” creando delle “crisi orchestrate a tavolino” tramite un terzo potere (chiamato “sistema delle banche centrali indipendenti”), che di fatto li finanzia.
In Italia vedasi il gioco dello spread, del Mes e la truffa dei “prestiti” europei che va in scena proprio in questi giorni (febbraio 2021).
LA LEGGE DI WEBER:
LA RASSEGNAZIONE E’ UN LUSSO CHE NON POSSIAMO PERMETTERCI, DOBBIAMO REAGIRE…SUBITO.

BILDERBERG MEETING    8-11 GIUGNO ANNO 2006  OTTAWA CANADA. 
FRA GLI INVITATI ITALIANI C’ERANO:
BERNABE’ FRANCO                Vice Presidente Rothschild Europa
ELKANN JOHN                        Vice Presidente Fiat S.p.a.
SCARONI PAOLO                     Amministratore Delegato Eni S.p.a.
TREMONTI GIULIO                 Vice Presidente della camera dei Deputai 

BILDERBERG MEETING 14-17 MAGGIO ANNO 2009 – GRECIA.
FRA GLI INVITATI ITALIANI C’ERANO:
MARIO DRAGHI                            Governatore della Banca d’Italia.
FRANCO BERNABE’                     Direttore Telecom Italia e Vice Presidente di Rothschild Europa.
ROMANO PRODI                           Ex Presidente del Consiglio italiano.
JOHN ELKANN                              Azionista e Vice Presidente della FIAT.

LA COMMISSIONE TRILATERALE (TC)
Senza dubbio il “Bilderberg Group” è la più importante organizzazione segreta che agisce dietro le quinte degli avvenimenti mondiali, ma anche un gruppo più piccolo la “Trilateral Commission” (TC), ha un ruolo significativo nel progetto del “nuovo ordine mondiale” ovvero quello di sfruttare la ricchezza concentrata nelle mani di pochi, per estendere il loro controllo sul Pianeta. 
Gli individui più potenti che appartengono alla “Trilateral Commission” condividono tutti una filosofia anti nazionalista e operano contro le forze nazionali dei vari Paesi, che cercano di contrastare la loro influenza. La TC venne fondata nel 1973. Il suo finanziatore e principale promotore è stato il finanziere internazionale David Rockefeller, Presidente da molto tempo della Chase Manhattan Bank, di proprietà della stessa famiglia Rockefeller. Il giornalista Bill Moyers ha parlato del potente David Rockefeller nel 1980, in un documentario televisivo, “Il governo segreto”:
“David Rockefeller è il tipico esponente dell’attuale classe dominante, una confraternita multinazionale di uomini che determinano l’economia globale e gestiscono i movimenti dei capitali internazionali. Il privato cittadino David Rockefeller gode di privilegi degni di un capo di Stato. Non deve sottostare alle leggi di frontiera e a quelle relative ai passaporti e subisce pochissimi controlli sulla merce che porta in Paesi stranieri”.
La prima riunione della TC fu tenuta a Tokyo fra il 21 e il 23 ottobre 1973. La “Trilateral Commission” è divisa in tre gruppi su base geografica – America, Europa e Asia del Pacifico. Il quartier generale americano si trova a Washington, quello europeo a Parigi e quello asiatico a Tokyo.

COMMISSIONE TRILATERALE ANNO 2006 – GRUPPO EUROPEO
QUESTI GLI ITALIANI:
SALVATORE CARRUBBA Il Sole 24 Ore Milano.
MARIO GRECO Assicurazioni Internazionali di Previdenza A.I.P. Milano.
ALFONSO IOZZO S. Paolo IMI Torino.
ENRICO LETTA Membro del Parlamento Europeo (ALDE Group) Brussels; Segretario Generale AREL; Vice Presidente Aspen Institute; Ministro degli Affari Europei – Roma.
MARIO MONTI Presidente e professore emerito Università Bocconi Milano; Presidente di BRUEGEL e ECAS a Brussels e già membro della Commissione Europea.
ALESSANDRO PROFUMO Amministratore Delegato UniCredito Italiano Milano.
LUIGI RAMPONI Membro del Parlamento e presidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati.
GIANFELICE ROCCA Presidente Techint Group of Companies Milano e Vice Presidente Confindustria.
FERDINANDO SALLEO Vice Presidente MCC Mediocredito Centrale Roma e già Ambasciatore negli Stati Uniti.
SILVIO SCAGLIA Presidente Fastweb Milano e già Managing Director di Omnitel.
PAOLO SCARONI Amministratore Delegato ENEL Roma.
CARLO SECCHI Professore all’Università Bocconi di Milano già membro del Senato e del Parlamento Europeo.
MAURIZIO SELLA Presidente Banca Sella e Presidente della Associazione Bancaria Italiana (ABI).
STEFANO SILVESTRI Presidente Istituto Affari Internazionali Roma; commentatore del Sole 24 Ore e Sottosegretario alla Difesa.
MARCO TRONCHETTI PROVERA Presidente Telecom Italia, Presidente e Amministratore Delegato Pirelli & C Milano.
FRANCO VENTURINI Corrispondente per l’estero del Corriere della Sera Roma.

IL COUNCIL ON FOREIGN RELATIONS (CFR)
Esistono attualmente diverse organizzazioni derivanti dal “Bilderberg Group”. La più grande è la “Tavola Rotonda” che comprende il “Britains Royal Institute of International Affairs”, gli “Istituti di Affari Internazionali” del Canada, dell’Australia, del Sud Africa, dell’India e dell’Olanda e gli “Institute of Pacifica Relations” di Cina, Russia e Giappone. 
Uno dei distaccamenti della “Tavola Rotonda”, con sede negli Stati Uniti, si chiama “Council on Foreign Relations” (CFR). 
L’origine del CFR risale al 1921 e uno dei suoi fondatori, Edward Mandell House è stato il principale consigliere politico del Presidente Woodrow Wilson. Per ironia, House era un noto marxista che introdusse negli Stati Uniti l’imposta sul reddito, un idea presa da Karl Marx.
Al termine del mandato di Wilson, nel 1921, House e i suoi sostenitori avevano istituito il “Council of Foreign Relations”. Fin dal principio, il loro intento era quello di creare un governo unico mondiale, basato su un sistema finanziario centralizzato, caratterizzato da un particolare mix di capitalismo e di socialismo, di opportunismo e di idealismo. Al primo meeting del CFR si ritrovarono gli appartenenti alla élite più ricca e famosa degli Stati Uniti. Entro il primo anno, la Fondazione Rockefeller e la Carnegie stanziarono dei finanziamenti per il CFR che così potè espandersi. Al Presidente Franklin Delano Roosvelt va addossata la responsabilità di avere riempito, nel 1940, il Dipartimento di Stato di membri del CFR così che la seguente generazione del CFR si trovò già inserita nei centri di potere.

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