ELOGIO A MICHAEL COLLINS – MARCELLO VENEZIANI.

MARCELLO VENEZIANI

𝗘𝗹𝗼𝗴𝗶𝗼 𝗳𝘂𝗻𝗲𝗯𝗿𝗲 𝗲 𝗹𝘂𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗶𝗻𝘀
Il vero eroe di quella notte in cui l’uomo sbarcò sulla luna non fu Neil Armstrong o Buzz Aldrin che scesero sulla luna ma il terzo astronauta rimasto in ombra e in orbita, Michael Collins. Non lo dico perché nacque a Roma; lo dico perché andò sulla luna ma non scese dall’astronave. Girò intorno come un autista, nell’attesa che i colleghi sbrigassero le faccende lunari e poi tornò in terra. Come il supplizio di Tantalo. 
Ma Collins è un personaggio letterario e leggendario più degli altri due, perché amò come Guido Gozzano la luna che non colse, e poté vantarsi di essere andato sulla luna senza sfiorarla e tantomeno deflorarla. La vide da vicino, l’ammirò di un amor cortese, la corteggiò girandole intorno e poi tornò a terra con gli altri due. Attore nel ruolo di spalla, ebbe il privilegio di vedere anche la luna di spalla, nell’altro emisfero in ombra. Eroe Purissimo, restituì la luna al mito e alla sua celestiale verginità. 
MV, 19 luglio 2019
(Dal Web)

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