M5S-PD: LETTERA A SALVINI

DI JOHN B. KEATING “MI SENTO SOLO”. “Caro Salvini, ma davvero credeva che per governare questo disgraziato paese bastasse il consenso elettorale? Se lo ha creduto, era un ingenuo; se ha finto di crederlo, le è caduta la maschera. Meglio così. Vede: l’Italia non si governa attraverso il normale processo che porta alla formazione del consenso – le elezioni – ma grazie al possesso di alcune casematte che la sinistra  si è assicurata da tempo immemore. E non solo in Italia. La sinistra controlla la grande informazione, i giornali più diffusi, le TV giornalisticamente più attive. E da quegli spazi grida, scompostamente e risibilmente, all’arrivo di un nuovo fascismo: il suo. Se la cosa può consolarla, negli USA il 98% dei media – vecchi e nuovi –  erano e sono contro Trump. Eppure ci si fa credere che in America è a rischio la democrazia. Ed è così! Perché solo nei paesi totalitari la quasi interezza degli organi d’informazione esprime una e una sola posizione politica. Quella di sinistra. O “liberal”, come si dice da quelle parti.  La sinistra controlla la scuola. Ed è inutile che le spieghi  quanto conti questo controllo, attutito solo dalla piramidale asineria dei professori e dalla svogliataggine degli studenti. La sinistra controlla l’università. E dunque la sedicente alta cultura che dispone e decide cosa è giusto e vero e cosa non lo è. La sinistra è padrona del sindacato, silenzioso quando si toccano i diritti dei lavoratori ma chiassoso e ciaccione quando una imbecille criminale travolge una motovedetta della Guardia di Finanza. La sinistra dispone e decide chi e come debba far carriera in magistratura. Il caso di Palamara è la punta non di un iceberg – il ghiaccio è roba pulita – ma di una gigantesca concrezione di merda di cui abbiamo appena sentito il puzzo. La sinistra ha nelle mani l’editoria. Anche se questa, in Italia, è controllata da una proprietà di colore politicamente diverso. Ma se un editore vuole stare sul mercato, deve necessariamente inchinarsi  dinnanzi a certi autori e a un certo pubblico. Diversamente, chiude i battenti. Potrei continuare all’infinito, citandole il cinema e il teatro, pagati con i soldi dello stato; o il mondo dell’associazionismo “solidale”. Come se non bastasse, le è capitato di confrontarsi con una chiesa a trazione sudamericana e dunque marcia – per dir solo della parte politica di un problema immenso che tocca le radici e il sussistere stesso della fede cristiana – di spurghi comunisteggianti. In ultimo – e qui la responsabilità è sua – ha scelto di allearsi con un nulla pericoloso e assieme cialtrone. Dunque sì: lei è veramente solo. Solo contro una dittatura travestita da opposizione.  Se ne faccia una ragione. E agisca, scelga. Porti il paese alla urne, stravinca e poi lo rivolti come un calzino. Senza remore o tentennamenti. E’ purtroppo una guerra, Salvini. E  chi le si oppone non è un semplice avversario politico. E’ – mi fa male a dirlo – un nemico. 
Suo e dell’Italia intera”.

John B.Keating

Share Button

Lascia un commento