RIFLESSIONI SULLA POLITICA ITALIANA.

SERGIO MATTARELLA GIULLARE DI UNA FINTA DEMOCRAZIA.

Guardiamo bene questa foto e facciamo qualche riflessione (foto1). Come potremmo definire queste tre persone? Politici all’ultima spiaggia? Il presidente Sergio Mattarella, ad esempio, dovrebbe essere sottoposto a impeachment con procedura d’urgenza. Pensavamo di avere toccato il fondo con Giorgio Napolitano ma, purtroppo, il peggio non è mai morto. Mattarella lo scorso 29 maggio 2017 durante una visita ufficiale a Mirandola (comune del bolognese terremotato nel 2012) si è prestato a una pagliacciata (foto 2, foto 3, foto 4) che lo ha visto coinvolto in un saluto a una negra avvolta in un grande Tricolore Italiano. Perché questa provocazione presidente, in un momento così delicato soprattutto per le problematiche dell”immigrazione? Perché buttare benzina sul fuoco? E’ mai possibile che lei non ci sia arrivato da solo o che fra i suoi illustri consiglieri non ci sia stato nessuno in grado di prospettarle l’inopportunità di un simile insano gesto? Nella composizione del suo principesco seguito, poi, trova sempre posto anche un consigliere militare che avrebbe dovuto dirle che la Bandiera Italiana non può mai strisciare per terra ma deve essere sempre tenuta sollevata dal terreno in segno di grande rispetto. Questo vale per tutte le Bandiere del mondo. La Bandiera Italiana è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 ed è stato il simbolo dell’aggregazione patriottica in tutte le guerre e le battaglie del nostro Risorgimento. Le risulta che sulle barricate di Napoli o di Milano siano caduti dei negri o delle negre? Caro presidente cerchi di evitare queste pagliacciate squalificanti. La prossima volta, si faccia consigliare meglio. Il 2 giugno alla parata dei Fori imperiali a Roma, lei e la signora presidenta (ancora per poco!) Laura Boldrini avete offeso anche la Bandiera di guerra della Divisione “Folgore” e al passaggio di quel gloriosissimo vessillo, voi vi siete quasi girati dall’altra parte. Quanta bassezza, quanta ignoranza e quanto disprezzo in quel vostro misero e puerile gesto. La Storia o si conosce o si subisce e lei presidente Mattarella dimostra, in merito, un’abissale e ingiustificabile ignoranza. Lo stesso 2 giugno lei ha anche deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Quello stesso sacro Altare dove, circa due mesi prima avevano posato per una “foto ricordo” una nutrita schiera di FROCI e di LESBICHE (foto 5). Anche in quell’occasione, lei e tutti i vertici istituzionali, non avete speso una sola parola di biasimo o di censura mentre il sistema mediatico, vostro complice, non ne ha fatto neppure un cenno. Quello che più mi preoccupa e mi rammarica, però, è il mancato intervento e la supina accettazione dello status quo anche da parte delle autorità militari, il che significa che il marcio, la metastasi ha raggiunto proprio il cuore delle Istituzioni. Lei caro presidente Mattarella è il presidente di una Nazione e di un Popolo che non esistono più perché non esistono più la dignità, la fierezza e l’orgoglio che sempre hanno contraddistinto il Popolo Italiano. L’Italia è tutta da rifare ma, prima di rifare l’Italia, dobbiamo riformare le coscienze degli italiani, dobbiamo ricostruire i fondamenti per il rispetto reciproco, dobbiamo ritornare a quei veri valori condivisi e universali che rappresentano le colonne portanti di una vera democrazia. Il Popolo Italiano non è razzista. Il Popolo Italiano non è xenofobo. Il Popolo Italiano è sempre stato generoso e accogliente e per questo merita anche il vostro rispetto.

Aldo Rossi

GAZZETTA DI MODENA 29.5.2017

 

 

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