TERRORISMO ALTOATESINO – 25 GIUGNO 1967 – LA STRAGE DI CIMA VALLONA, PER NON DIMENTICARE…!

Fu un attentato terroristico condotto da membri del BAS* (Comitato di liberazione dell’Alto Adige) che coinvolse una pattuglia di militari italiani che stavano indagando su un precedente attentato avvenuto nella zona di Sega Digon, un piccolo paese a pochi chilometri dal passo di Monte Croce Comelico, sul confine fra le province di Bolzano e Belluno. Fu l’effetto di una terribile trappola esplosiva, intesa a colpire e uccidere uomini innocenti, la cui unica colpa, era quella di fare, giornalmente, il proprio dovere in difesa della pacifica convivenza e del reciproco rispetto. Le dinamiche vili e subdole di questo atto terroristico, hanno colpito in un primo momento, l’Alpino radiofonista Armando Piva, già comandato di guardia nella zona dell’attentato. Solo qualche ora dopo, il personale specializzato che avrebbe dovuto indagare sull’accaduto, è giunto in loco con un elicottero partito dall’aeroporto di Bolzano. La squadra era composta da: Francesco Gentile (capitano del battaglione carabinieri paracadutisti), Mario Di Lecce (sottotenente battaglione sabotatori paracadutisti), Marcello Fagnani (sergente maggiore artificiere battaglione sabotatori paracadutisti), Olivo Dordi (sergente artificiere battaglione sabotatori paracadutisti). Dopo avere fatto i necessari rilievi e già sulla via del ritorno lungo il sentiero di discesa, uno di loro attivò una trappola esplosiva piazzata, vigliaccamente, su un passaggio obbligato posto a circa 400 metri dal luogo dell’attentato.  L’unico che riuscì a sopravvivere alla tremenda esplosione, anche se gravemente ferito, fu Marcello Fagnani. Sul luogo dell’esplosione fu trovata una tavoletta di legno con incisa la lugubre rivendicazione a firma dell’organizzazione terroristica separatista altoatesina BAS* il cui testo riportava:

“VOI NON DOVRETE AVERE MAI PIU’ LA BARRIERA DI CONFINE AL BRENNERO. PRIMA DOVETE ANCORA SCAVARVI LA FOSSA NELLA NOSTRA TERRA”.

Per ironia della sorte, a distanza di quasi 50 anni da quei tristi eventi, sono loro a dovere scavarsi la fossa nella nostra terra. Mentre la barriera di confine al Brennero, l’ha messa proprio la loro “Heimat” (n.d.r. Patria).

Quando si parla di aporie della storia…!

Aldo Rossi

* BAS: Befreiungsausschuss Südtirol – Comitato di liberazione dell’Alto Adige. Era un’organizzazione terroristica fondata nel 1956 che mirava all’autodeterminazione dell’Alto Adige. Fra i fondatori c’era anche un certo GEORG KLOTZ, il padre della consigliera altoatesina EVA KLOTZ che ancor oggi, “sputa” sulla bandiera italiana ma non sui soldi italiani. Solo qualche mese fa, la signora EVA KLOTZ, figlia del terrorista GEORG KLOTZ, ha intascato dallo Stato Italiano circa 1 milione di euro, per il suo vitalizio. PECUNIA NON OLET!

I MARTIRI DI CIMA VALLONA

Share Button

Lascia un commento