21 GIUGNO 2023 Francesco Borgonovo (LA VERITÀ) intervista Carlo Giovanardi.
FILMATO
Da circa sei mesi, tutta la documentazione sulla strage di Ustica che portò alla morte 81 persone, è stata desecretata ed è ora disponibile presso l’Archivio di Stato italiano.
Francesco Borgonovo intervista Carlo Giovanardi già senatore della Repubblica. Il senatore motiva così la sua posizione nei confronti della tragedia: Essendo parte della commissione di inchiesta per il caso Moro ho avuto la possibilità di consultare i documenti e le perizie riguardanti la strage di Ustica che per quarant’anni, fino a sei mesi fa, sono stati coperti da segreto di Stato e di conseguenza non accessibili. Come si evince dalle carte, undici tra i più grandi periti al mondo del settore dichiararono che l’incidente fu causato dall’esplosione di una toilette di bordo. Verrebbe spontaneo, dunque, chiedersi chi installò la bomba nella toilette.
“Tre anni fa” continua Giovanardi “sono stato convocato dal capo di gabinetto e dal capo dei servizi del governo Conte che mi hanno minacciato di procedere penalmente se avessi reso pubblici, in accordo con l’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, documenti sensibili in cui vengono documentate pressioni e minacce concrete da Beirut e dagli organi di comando Palestinese che riguardavano attentati imminenti nei giorni precedenti alla strage“.
L’ipotesi di attentato si va ad inserire all’interno di un contesto ben più complesso ed intriso di accordi e trattative che riguardavano il patto “lodo Moro”: l’accordo segreto che lo stato italiano stipulò con i movimenti per la liberazione della Palestina ai fini di scongiurare la possibilità di attentati palestinesi su suolo italiano in cambio di un atteggiamento concessivo da parte del governo in merito agli spostamenti di armi e mezzi militari sul territorio nazionale.
Le condizioni del patto, a detta di Giovanardi, non vennero rispettate dal governo italiano e questo generò forti tensioni con gli organi di comando libico-palestinesi.
In Europa e in Italia gli anni ’80 rappresentarono l’acme del terrorismo palestinese. C’è un libro molto interessante e documentato, scritto da Ugo Gargiulo che, all’epoca (1985), era Capo scalo Procuratore della Canadian Pacific Airlines presso l’aeroporto di Roma Fiumicino.
Gargiulo ha seguito in prima persona tutte le fasi dell’attentato palestinese all’aeroporto di Roma Fiumicino del 27 dicembre 1985.
Una rappresentazione vissuta, da Ugo Gargiulo, in presa diretta sul luogo dell’evento e che lascia trasparire l’umanità e l’empatia che caratterizzano le emozioni e le reazioni solo…delle persone “vere”.
IL LIBRO
Ancora in tempi non sospetti (27 giugno 2009) avevo presentato le mie considerazioni sul caso Ustica.
Alle 81 vittime e ai membri dell’equipaggio di quel volo sfortunato, vada il nostro sentito ricordo.

