27 GENNAIO 2022 – GIORNATA DELLA MEMORIA.

EBREI – UN POPOLO CHE HA SOFFERTO E CHE HA FATTO SOFFRIRE.

Ebrei in Trentino, una storia vera presentata dal TGR Trentino Alto Adige il giorno 26 gennaio 2021 alle ore 14. Questo è solo un caso ma simile ad altri mille. Gli ebrei si sono arricchiti con il sangue della povera gente. I padroni del mondo sono ebrei: i banchieri Rochefeller, Rothschild & C. Dietro ogni grande ricchezza ci sono sempre grandi crimini.
La Storia ci presenta gli Ebrei come un popolo perseguitato sin dalla notte dei tempi. Personalmente penso anche che gli ebrei siano stati essi stessi la causa delle loro persecuzioni. Ovviamente, come sempre, fare di tutte le erbe un fascio, non rende mai piena giustizia. 
Avendo il predominio culturale, il popolo ebreo si trovò avvantaggiato rispetto agli altri popoli e seppe utilizzare, scaltramente, questa sua posizione. Gli ebrei non si sono mai integrati con i popoli che li hanno ospitati. Fin qui nulla di male ovviamente, se non che, per produrre le loro ricchezze, essi hanno iniziato a sfruttare gli altri popoli anche perché, loro, si ritenevano il “popolo eletto” da Dio. E’ a questo punto che intervengono anche le deformazioni indotte dalla religione ebraica che ha dato man forte a questo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per appagare la loro palese avidità di ricchezza. Le religioni sono, da sempre, i cancri della Storia e la rovina dei popoli; esse sono centri di potere, finalizzati alla sottomissione di persone fragili, senza carattere e con molte paure. Non scandalizzatevi ma è così:
LA LORO FORZA DERIVA DALLE NOSTRE PAURE E DALLE NOSTRE INSICUREZZE...!
E’ andata avanti così per qualche millennio e gli ebrei, popolo eletto, oggi, stanno ancora aspettando, dal loro Dio, la Terra Promessa. Nel frattempo, però, in Palestina hanno “sfrattato” il popolo arabo che la abitava da secoli e si sono arrogantemente insediati lì, grazie alla risoluzione ONU N.181 del 1947. ONU: la più grande associazione a delinquere che abbia mai saputo proporci la Storia (N.d.r).
Aldo Rossi

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