26 SETTEMBRE 2023 – NELL’AULA DI MONTECITORIO SONO STATI CELEBRATI I FUNERALI DI STATO DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA…NON DI GIORGIO NAPOLITANO.

Il 26 settembre 2023 si sono svolti a Roma in Parlamento, i funerali di stato laici di Giorgio Napolitano. Mi ripugna chiamare presidente, un personaggio politico comunista che è stato l’autore di un “Golpe Permanente”, tutt’ora in atto.
Napolitano è stato un politico di parte, palesemente divisivo e l’assenza di gente comune nei piazzali antistanti il Parlamento per seguire la cerimonia, ne è stata una convinta conferma.
Era la prima volta che si svolgevano i funerali di un Capo di Stato nell’Aula di Montecitorio. Funerali solenni con passerella e discorsi di circostanza che rappresentavano l’essenza dell’italica ipocrisia.
In realtà, in quello stesso giorno, sono stati celebrati i funerali della Democrazia italiana.
I parlamentari di Centro Destra si sono limitati a qualche applauso distratto e visibilmente forzato. Qualcuno si è anche addormentato. Sarebbe stato più coerente, però, non partecipare a quella farsa. Purtroppo il degrado e la deriva della politica italiana, si manifestano anche in queste occasioni. I nomi dei parlamentari sono, già da tempo, imposti dai partiti in ossequio a una legge elettorale truffaldina che non consente più di rappresentare adeguatamente i cittadini delle varie realtà locali ma solo l’espressa volontà del capopopolo di turno.
Questo con buona pace dei “garanti” della Costituzione che si sono avvicendati, con accanito impegno e mirabile dedizione, alla guida della “diligenza”.
A rendere omaggio al feretro del comunista Giorgio Napolitano si è presentato anche Papa Francesco e il Cardinale Gianfranco Ravasi che ha pronunciato una toccante orazione funebre.
Un tempo dai pulpiti delle chiese e nei confessionali ci dicevano che i comunisti sarebbero finiti tutti all’inferno. Di converso, ai funerali dichiaratamente “laici” di un convinto comunista, si sono presentati addirittura il Papa e il decano dei Cardinali.
Il libro del Generale Roberto Vannacci “Il Mondo al contrario” trova, così, due autorevoli conferme.
Qualcuno definì Napolitano uno “statista italiano ed europeo di rara autorevolezza” All’Europa, infatti, da buon comunista della scuola di Palmiro Togliatti che odiava visceralmente l’Italia, ha svenduto la dignità e la sovranità del popolo italiano.
Eravamo il Paese più invidiato al mondo per la sua Gente, per la sua Storia, per la sua Cultura, per la sua Arte, per le sue Bellezze naturali… poi è arrivato il nichilismo e l’odio sociale che sono, tutt’oggi, espressioni tipiche del più bieco e becero comunismo offerto dalla sinistra italiana.
L’orazione funebre di Giuliano Amato, poi, è stata patetica e scontata specie nel punto relativo alla trattativa Stato-Mafia che, a suo tempo, aveva visto Napolitano, coinvolto in prima persona. Sarà un caso che nel 2013, Giuliano Amato sia stato nominato Giudice Costituzionale proprio dal Presidente Napolitano…? Nella sua orazione funebre, Amato ha tentato di arrampicarsi sugli specchi tentando di sostenere l’insostenibile. La parola d’ordine è stata “Battaglie giuste per cause sbagliate”. Certo, “La legge è uguale per tutti” ma per i comunisti la fanno anche su misura.
Il compromesso storico e la conseguente apertura a sinistra di Aldo Moro è stato il più grave errore politico della nostra storia repubblicana. Le sue conseguenze rimarranno, per sempre, indelebili nella coscienza degli Italiani dotati della necessaria consapevolezza.
Chi è stato, quindi, il comunista Giorgio Napolitano…?
È nato in una famiglia dell’alta nobiltà napoletana.
Politicamente allevato alla corte dello zar Palmiro Togliatti.
Nel 1956 aveva applaudito per l’ingresso dei carri armati sovietici in Ungheria…poi in Cecoslovacchia e in Polonia.
Non voleva che l’Italia entrasse nella Nato. I suoi compagni di merende andavano a Mosca con cadenza assai ravvicinata per prendere ordini, istruzioni e soldi intesi alla distruzione della nostra già fragile democrazia.
Da parlamentare europeo faceva la cresta sui rimborsi dei biglietti aerei per Brussels.
Nel 2011, da Presidente della Repubblica diede vita a un golpe istituzionale permanente, tutt’ora in atto. L’imperativo era neutralizzare il centro destra e in particolare il Presidente del Consiglio, regolarmente eletto, Silvio Berlusconi che si affrettò, poi, a sostituire con il Messia e Salvatore della patria…Mario Monti.
Sempre da Presidente della Repubblica ordinò la distruzione delle registrazioni audio, relative alla trattativa Stato-Mafia che lo vedevano coinvolto, guarda caso, in prima persona.
Come da consolidata prassi comunista, anche Napolitano contribuì alla revisione della Storia e al degrado e alla devitalizzazione della scuola pubblica italiana. Con grande coerenza, però, mandò i suoi figli e nipoti a studiare all’estero, in Svizzera e in Inghilterra.
Infine, ciliegina sulla torta, dopo avere contribuito a distruggere anche la sanità pubblica italiana lui si è fatto, coerentemente, ricoverare in una clinica privata dalla quale, però, pure lui…è uscito con i piedi in avanti.
Qualcuno mi può accennare a qualcosa di buono e di utile che Giorgio Napolitano ha fatto per l’Italia?
ORA FATELO PURE SANTO. Potrà godere anche della scontata complicità di un papa comunista.
Aldo Rossi

L’INTERA CERIMONIA DEI FUNERALI DI GIORGIO NAPOLITANO 2 ore e 22 minuti. (FILMATO)

MARCELLO VENEZIANI RENDE L’ONORE DELLE ARMI A GIORGIO NAPOLITANO. (NOTA)

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