
Sono passati quasi 80 anni dalla “Liberazione” e ancora si continua a mistificare la realtà. Viene occultato il fatto che i veri liberatori sono state le forze americane, inglesi e russe. Viene enfatizzato, invece, il contributo, più che controverso, dei partigiani e soprattutto dei PARTIGIANI COMUNISTI, Questi ultimi, anche a guerra già finita, hanno messo in atto terribili atrocità e stragi di civili, tutt’ora, negate dalla storiografia ufficiale. E’ così che il 25 aprile è diventato essenzialmente l’anniversario della “loro” Resistenza.
Anche quest’anno, probabilmente, la celebrazione sarà monopolizzata dalle fantasie dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e si trasformerà in una folcroristica manifestazione arcobaleno. Cortei “all inclusive”, partigiani rossi e bianchi, gay, lesbiche, transessuali, gender generation, immigrati, buonisti di maniera e rappresentanti delle ONG che “lucrano” con il loro losco traffico di esseri umani (profughi). Anche quest’anno la retorica di rito, sarà distribuita gratuitamente dal sistema mediatico asservito e nei discorsi in molte piazze italiane così come avviene ormai da molti anni. Questi mistificatori della Storia, che avrebbero voluto consegnare l’Italia a STALIN, sventolano le bandiere arcobaleno e cantano “Bella ciao”. Questi “signori”, con il loro viscido buonismo e con la loro interessata solidarietà, falsa e pelosa, favoriscono, oggi, l’occupazione dell’Italia da parte di centinaia di migliaia di immigrati clandestini. Quanto tempo dovrà passare ancora, prima che si affermi la verità sulla “liberazione” dell’Italia. GIAMPAOLO PANSA, ancora a suo tempo, ha dato un notevolissimo contributo alla ricostruzione della verità storica con i suoi libri
“IL SANGUE DEI VINTI” e “LA GRANDE BUGIA” ma ancora non basta. Giampaolo Pansa era un onesto intellettuale di Sinistra. Invito le giovani generazioni a leggere anche questi suoi due libri aggiungendo poi la STORIA D’ITALIA di Indro Montanelli e Mario Cervi.
Sono libri non contaminati da ideologie di parte e consentono una visione degli eventi, non distorta e deformata dai prisma del pensiero dominante.
Vi dice niente il nome ROSARIO BENTIVEGNA? Fu l’artefice dell’attentato ai Tedeschi del Battaglione Bozen, avvenuto a Roma, in Via Rasella il 23 marzo 1944. A questo atto criminale seguì la ritorsione nazista che costò la vita a ben 335 italiani inermi (Eccidio delle Fosse Ardeatine). Questo “signore” faceva parte dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) che altro non erano che unità partigiane del PARTITO COMUNISTA.
In quell’attentato, fu dilaniato dalla bomba anche un povero bambino di 13 anni, PIETRO (PIERO) ZUCCHERETTI, che si trovò casualmente a passare di lì e che nessuno si preoccupò di salvare (Necrologio). Nessuno degli ideatori di quel gesto criminale pensò di autodenunciarsi alle Autorità tedesche. Chi ne subì le conseguenze, quindi, fu solo la popolazione civile. PARTIGIANI BRAVA GENTE…!? A ulteriore chiarimento, possiamo affermare che SALVO D’ACQUISTO fu un vero eroe e non certo Rosario Bentivegna come tenta di farcelo passare la vile vulgata comunista.
Rosario Bentivegna partecipò anche alla guerra di resistenza jugoslava a fianco del maresciallo Tito. Le centinaia di migliaia di profughi Giuliano-Dalmati sanno così, chi ringraziare per il trattamento loro riservato, anche da parte dei comunisti italiani che operavano in Jugoslavia.
Vi dice niente il nome ARRIGO BOLDRINI? Con la sua brigata Garibaldi (famigerata brigata Garibaldi), il compagno “bulow”, come egli amava farsi chiamare, anche a guerra finita, ha sparso terrore e morte in tutto il ravennate.
Oggi, i “compagni”, si riempiranno la bocca anche con i nomi dei sette fratelli CERVI ma nessuno vi parlerà, mai, dei sette fratelli GOVONI. Sia chiaro, non voglio certo sminuire il sacrificio e il valore di chi ha condotto la sua azione antifascista nel rispetto di veri ideali di libertà ma allora, i convinti resistenti, rappresentavano un numero veramente esiguo. La stragrande maggioranza era composta di disertori, di delinquenti comuni e di opportunisti che avevano mangiato nel piatto fascista, indossando la camicia nera, fino al giorno prima.
Non voglio certo fare qui, l’apologia del Fascismo ma basta guardare com’è oggi ridotta l’Italia, per mano dei “vincitori” comunisti: hanno demolito i grandi valori etici e morali; hanno demolito la famiglia, la società, la scuola e il lavoro. Anche la Comunità ebraica italiana, sembra abbia capito (non è mai troppo tardi!) chi siano stati veramente i “compagni” che hanno fatto la resistenza. Hanno occupato la scuola e hanno lavato il cervello ai giovani insegnando loro solo la versione “purgata” di quei tristissimi eventi storici. Chiedete anche ai compagni comunisti, dove sia finito l’ingentissimo tesoro di Dongo (alcune tonnellate di lingotti d’oro della Banca d’Italia) e dove sia finita la borsa con i documenti di Mussolini. La cruda realtà è che a distanza di quasi 80 anni non siamo ancora riusciti a ricostituire una coscienza nazionale basata su veri valori etici e morali condivisi. La verità è che l’Italia è allo sfascio anche a causa del suo enorme debito pubblico creato dai compagni comunisti. Con le loro disinvolte strategie del “tassa e spendi, tanto qualcuno pagherà” hanno demolito anche il tessuto imprenditoriale della nostra amata Italia. Le spese di una situazione così disastrosa, le sosterranno le nuove generazioni e in particolare i giovani che, però, sembra non siano per nulla consapevoli di ciò che succede attorno a loro e continuano a votare a sinistra.
La cosa più triste è che scorrendo l’intero arco costituzionale, non esiste un solo partito in grado di raccogliere e rappresentare questo enorme disagio degli Italiani. Dopo 80 anni siamo ancora divisi in fascisti e partigiani…!
Una cosa è bene ribadire, la azioni più cruente e più feroci della “guerra partigiana” furono condotte dai PARTIGIANI COMUNISTI che avevano il loro dirigente più accreditato nello “Zar” PALMIRO TOGLIATTI anti-italiano da sempre e residente in Russia – Foto1, Foto2. Giorgio Napolitano fu un cucciolo di Palmiro Togliatti.
Vi invito a studiare bene la biografia di questo losco figuro che voleva consegnare l’Italia a STALIN e che ha fatto della sua viscerale anti-italianità, la sua bandiera.
Sono circa 80 anni che i comunisti italiani minano le fondamenta della nostra Democrazia e ne attaccano le Istituzioni. Ora ci sono riusciti a distruggere il Paese più bello al mondo e un tempo anche quinta potenza industriale.
Bravi compagni, siete riusciti a cancellare 3000 anni di Storia d’Italia.
Aldo Rossi

DI 13 ANNI CHE HA LE MANI LEGATE DIETRO LA SCHIENA.
LA “LOTTA” PARTIGIANA FU ANCHE QUESTO.
