Unione degli Istriani
TRIESTE E GORIZIA RICORDANO LA BRUTALE OCCUPAZIONE TITINA.
Cari Amici,
domani è il Primo Maggio, Festa del Lavoro, ma dalle nostre parti il significato della data è tutt’altro che festaiolo: ci ricorda l’inizio della brutale e sanguinosa occupazione slavo comunista di Trieste, di Gorizia e di Monfalcone, un incubo durato 42 giorni nei quali diverse migliaia di concittadini italiani inermi furono deportati ed infoibati.
Le località del Carso questa notte saranno impavesate con drappi rossi e bandiere jugoslave che, se nessuno protesta, rimarranno esposti fino al 12 giugno, giorno della fine dell’occupazione titina.
Nei cortei cittadini, a Trieste in particolare, in questo periodo limitati se non annullati per la pandemia da coronavirus, vengono sovente portate e sventolate le varie bandiere che simbolizzano la nostra tragica sorte.
Un tempo anche nel Carso sloveno e nell’Istria slovena e croata il Primo Maggio veniva celebrato con bandiere e stelle rosse, piazzate ovunque per le strade e sulle case, fino al periodo jugoslavo, però. Dal giorno dell’indipendenza di Slovenia e Croazia, la ricorrenza si svolge esclusivamente con la esposizione di bandiere nazionali.
Di seguito alcune foto delle più recenti edizioni.
(Dal Web)



