TRENTINO ALTO ADIGE: PD, SVP E MARIA ELENA BOSCHI…UNA VERGOGNA SENZA FINE.

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AUSTRIACI PER OPPORTUNITA’ E ITALIANI PER CONVENIENZA. Che anche in Trentino Alto Adige, il PD fosse alla frutta lo avevamo capito già da un pezzo ma che arrivasse a proporre candidati esterni alla regione ci sembra quanto meno prassi discutibile e azzardata. Per Maria Elena Boschi, in particolare, serve un seggio blindato, ovvero, dove lei possa avere la certezza di essere eletta. La Fatina dai capelli turchini, bugiardella e ahimè capace di smentire anche se stessa, ha paura di proporre la sua candidatura nel suo territorio, ad Arezzo. I suoi amati concittadini, infatti, in particolare coloro che hanno perso tutti i loro risparmi nella banca dove ancora oggi svolge mansioni da dirigente anche il suo caro papà, la impallinerebbero e la brucerebbero sul rogo. Meglio, quindi, pararsi le auguste chiappe anche perché fare politica, è sempre meglio che lavorare. Cosa c’è di meglio che imporsi in un collegio dove votano solo elettori ubbidienti, timorati di dio, abituati all’autodafé e che non si pongono mai domande? La tipologia ideale dell’elettore rassegnato, ubbidiente ma…furbescamente interessato! La candidatura di Maria Elena Boschi nel collegio uninominale di Bolzano ha colto di sorpresa tutti ma non certo il sottoscritto che conduce da anni la sua convinta battaglia per il riconoscimento dell’Italianità del Trentino Alto Adige. Il Partito Democratico (PD) e la Südtiroler Volks Partei (SVP) hanno sottoscritto, già da tempo, un tacito accordo alle spalle degli Italiani al fine di ricavarne reciproci benefici. Vediamo perché. Gli altoatesini di lingua tedesca non si sono mai sentiti italiani e già da tempo sono impegnati in un’incisiva e capillare azione di demolizione di tutto ciò che rappresenta e caratterizza l’Italianità dell’Alto Adige a cominciare dai monumenti di Bolzano. Questo è avvenuto e avviene con il tacito consenso dei politici italiani, gente senza onore e senza dignità. La sinistra italiana (la destra non è da meno!) e il PD in particolare, non si sono mai opposti a questa palese azione di revisione della Storia e di de-italianizzazione dell’Alto Adige. In Parlamento, infatti, sia la sinistra, sia la destra hanno sempre avuto bisogno dei voti dei parlamentari altoatesini per fare approvare talune loro “leggi truffa”. Questo spiega perché, in Alto Adige, la SVP e gli Altoatesini di lingua tedesca ottengono dai governi italiani, sempre tutto ciò che vogliono. La gravità dei fatti, non sta tanto nelle richieste, sempre mirate, della SVP, ma nel fatto che il governo italiano subisce senza accennare ad alcuna reazione, senza onore, senza dignità e sputando sulla Storia d’Italia e di questa terra in particolare. Non solo non conoscono la Storia ma si permettono di giudicare, con gli occhi di oggi, eventi accaduti circa un secolo fa. Vi invito a leggere il contenuto dei seguenti cinque punti.  1) Il ministro Graziano Delrio (PD), ad esempio, ha autorizzato l’allora presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, ad abolire la lingua italiana dalla toponomastica dei sentieri di montagna (Foto 1 Foto 2). Questo è stato il primo passo che condurrà, inesorabilmente, all’abolizione totale della lingua italiana in Alto Adige; 2) Sempre il ministro Graziano Delrio, è colui che non ha detto nulla quando gli Schützen, i corpi armati paramilitari autonomisti del Trentino Alto Adige, hanno piantato (CORRIERE DELLA SERA ALTO ADIGE febbraio 2015) sul suolo italiano, lungo tutto il vecchio confine austroungarico, ben 74 croci in acciaio per ricordare solo i loro caduti Sudtirolesi (Foto 3). Per intenderci meglio, è stato Delrio (PD), a consentire ai revanscisti altoatesini di marcare il “loro” territorio come solitamente fanno i cani o gli animali selvatici. Questo nel più completo disprezzo per la sofferenza e per il sacrificio dei Caduti Italiani sul fronte della Grande Guerra; 3) Delrio (PD) è colui che non ha mosso un solo dito, quando il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha abolito, da tutta la sua documentazione ufficiale, il termine “altoatesino” perché ritenuto di stampo fascista (CORRIERE DELLA SERA ALTO ADIGE 1 luglio 2016); 4) Delrio (PD) è colui che non ha mosso un solo dito quando l’Alto Adige è stato ricoperto di cartelli anti italiani con la scritta “L’Alto Adige non è Italia” (foto 4) (foto 5); 5) Delrio (PD) è colui che non ha mosso un solo dito quando Eva Klotz  ha passato la scopa sulla Bandiera italiana: vilipendio al Tricolore! (Foto 6). Per carità di patria ci fermiamo qui.

GLI ELETTI DEVONO ESSERE ESPONENZIALI DEL TERRITORIO SOTTESO.

VACCHE E BUOI DEI PAESI TUOI…!

Last but not least: Maria Elena Boschi verrà SICURAMENTE  eletta nel collegio di Bolzano perché gli elettori altoatesini non sono stupidi e ubbidiranno ciecamente agli ordini di scuderia della SVP e del PD. Questo perché gli Italiani potrebbero presto scoprire che lo Stato Italiano spende annualmente per ogni cittadino altoatesino 8864 euro, per ogni cittadino trentino 7638 euro, mentre la media nazionale è di 3600 euro (dati 2015 – Fonte Ragioneria Generale dello Stato). Tanto costa l’autonomia…alla faccia degli Italiani.

ADESSO CONTINUATE PURE A VOTARE PD!

Aldo Rossi        Trento, 4 febbraio 2018.

 

 

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