TRENTINO ALTO ADIGE: MATTEO SALVINI DA LA STURA ALLA CHIAVICA DEL REVANSCISMO SUDTIROLESE.

Qualche giorno fa, il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini, nell’ambito della campagna elettorale per l’elezione del Sindaco di Bolzano e nel palese intento di catturare i voti della SVP (Südtiroler Volkspartei – Partito Popolare Sudtirolese), si era espresso a favore del referendum per riunificare il Tirolo e portare, così, l’Alto Adige in Austria. Ritengo che queste estemporanee e deprecabili esternazioni di Salvini si possano configurare come VILIPENDIO ALLA NAZIONE  (art.291 del Codice Penale)  soprattutto perché offensive nei confronti dei 650mila Soldati Italiani caduti sulle montagne del Trentino Alto Adige e lungo tutto il fronte della Grande Guerra. Dopo le irresponsabili esternazioni di Salvini, i secessionisti sudtirolesi del Trentino Alto Adige e in particolare gli Schützen, si sono scatenati e sono scesi in piazza a Brunico (BZ) il 14 maggio u.s. presentando anche una bandiera con la scritta “TRENTINO NON E’ ITALIA“. Il giorno 15 maggio invece, 25 Compagnie di Schützen a Terlago (TN), hanno onorato il centesimo anniversario della “Strafexpedition” contro gli italiani. Il cronista di un quotidiano locale ha tradotto la parola Strafexpedition con “offensiva di primavera” (l’ignoranza non è mai una virtù!) mentre in realtà la traduzione corretta è “SPEDIZIONE PUNITIVA” contro gli italiani traditori. Questo la dice lunga sulla correttezza e sulla prassi deontologica di un certo tipo di informazione polarizzata. Da enfatizzare, poi, il fatto che a quest’ultima celebrazione sono intervenuti anche gli Alpini di zona e, credetemi, mi è difficile comprendere a che titolo siano intervenuti questi signori, ben sapendo che cento anni fa, “grazie” alla Strafexpedition, sono caduti sotto i colpi austriaci moltissimi alpini italiani. Deduco che non c’è limite alla decenza,  alla vergogna e all’ignoranza. Italiani popolo senza onore e senza dignità…?! A me non fanno paura i latrati di qualche cane ma fa più paura il silenzio, l’indifferenza e l’ignavia di coloro che si ostinano a definirsi italiani. Deprecabile, a mio avviso, è anche il silenzio dei Commissari del Governo delle due Provincie Autonome di Trento e di Bolzano. Non commento, invece, il silenzio delle Istituzioni a livello centrale perché sono ormai molti anni che l’Italia non riesce a esprimere un politica degna di tale nome. Siamo allo sbando più totale.

Aldo Rossi

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