IN TRENTINO ALTO ADIGE I SECESSIONISTI ALTOATESINI UTILIZZANO I MORTI ITALIANI PER CHIEDERE LA GRAZIA PER I TERRORISTI SUDTIROLESI.

 

Il 12 giugno 1961 Giovanni Postal, un umile cantoniere addetto alla manutenzione delle strade nella zona di Salorno (Bolzano), è saltato in aria a causa dell’esplosione di un ordigno, posto su un albero, dai terroristi sudtirolesi. I discendenti di quella gente, viscida e spregevole, sono capaci, oggi, di strumentalizzare anche la morte. A distanza di quasi 50 anni da quel triste evento, infatti, si sono fatti fotografare vicino al cippo commemorativo del sacrificio del povero Giovanni, come si trattasse di un trofeo di caccia. Questi lugubri giullari della morte, cercano di fare passare questa loro viscida e provocatoria esternazione, come un tentativo di rappacificazione con gli Italiani ma approfittano, però, del periodo Natalizio per chiedere la grazia per i loro amici terroristi, fuggiti all’estero e ancora a piede libero. Avevano talmente a cuore la commemorazione di Giovanni Postal che si sono dimenticati anche di ripulire il cippo ricordo dalla nera caligine del tempo. Quanta falsità in questo gesto. VAE VICTIS…! Il confine rimane al Brennero e i terroristi ancora in vita, se vogliono rientrare in Italia paghino il conto alla Giustizia Italiana. E’ un atto dovuto ai 31 morti e a 57 feriti Italiani di quella funesta stagione stragista.                                                                                           Aldo Rossi

CORRIERE DEL TRENTINO 16 dicembre 2016.

CORRIERE DELL’ALTO ADIGE 18 dicembre 2016.

 

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