PETIZIONE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA.

GLI SCHÜTZEN DEL TRENTINO ALTO ADIGE INFANGANO IL SACRIFICIO, LA MEMORIA, L’ONORE LA DIGNITA’ DEI 650.000 SOLDATI ITALIANI CADUTI SUL FRONTE AUSTROUNGARICO DELLA GRANDE GUERRA 1915/1918.


Trento, 4 agosto 2015

Ill.mo Presidente della Repubblica

On. Sergio Mattarella

Palazzo del Quirinale

00187 ROMA

OGGETTO: petizione ai sensi dell’art.50 della Costituzione Italiana.

Signor Presidente,

noi uomini e donne abitanti e residenti nel territorio della Repubblica Italiana,  appellandoci a Lei e al Suo ruolo di Garante dell’Unità Nazionale e della Costituzione, Le chiediamo di dare voce ai seicentocinquantamila  “Ragazzi” che nel 1915/1918 hanno donato la loro Vita e la loro Gioventù sul terribile fronte di guerra austroungarico durante il Primo Conflitto Mondiale.

PREMESSA

Nei giorni 8 e 9 agosto p.v. gli Schützen Sud Tirolesi del Trentino Alto Adige, collocheranno lungo tutto il vecchio confine austroungarico, settantaquattro croci in acciaio a ricordo degli Schützen caduti sul fronte della Grande Guerra.  (Allegato1)

Non è certamente nostra intenzione entrare nel merito di un’iniziativa con cui s’intende onorare la memoria di Caduti che, in quanto tali, meritano comunque ossequio e rispetto da parte di chiunque. Le croci verrebbero, però, poste sulle montagne, lungo tutto il fronte austroungarico, proprio lì dove sono morti e forse giacciono ancora insepolti dei Soldati Italiani (il ritiro dei ghiacciai restituisce, anche a distanza di cent’anni, ancora qualche corpo!).

Questa nostra presa di posizione sottende un’elementare quanto centrale riflessione: qualsiasi iniziativa che possa, anche solo lontanamente, prestarsi a strumentalizzazioni anti italiane o peggio ancora di offesa al ricordo dei Nostri Caduti, non può trovare accoglimento ma dovrebbe, invece, essere fermamente contrastata dai rappresentanti del Governo Nazionale.

A nostro avviso, iniziative di questo genere devono essere ricondotte, necessariamente, in una prospettiva di pacificazione e non di ostentazione di divisioni e di distinzioni di qualsiasi tipo che anche la nostra Costituzione ripudia.

Posizionare quelle croci proprio lungo tutto quel vecchio confine potrebbe rappresentare una sorta di rivendicazione territoriale e contribuire anche a riaccendere ed alimentare subdole forme di velenoso revanscismo, mai sopite.

Le normative internazionali attribuiscono, anche agli Schützen, il diritto di richiedere, sul suolo italiano, uno spazio dedicato alla commemorazione dei loro caduti (Sacrario, Cimitero).

Tutta Italia ha sacrificato tanti Suoi Figli nella difesa del Territorio Patrio e della nostra ritrovata Unità Nazionale. Oggi, di quella Patria, noi ne siamo orgogliosamente parte integrante e fondante.

PETIZIONE

Fiduciosi nella Sua alta sensibilità Istituzionale noi confidiamo in un Suo autorevole intervento inteso a:

IMPEDIRE CHE IL CORPO PARAMILITARE SUD TIROLESE DEGLI SCHÜTZEN INFANGHI IL SACRIFICIO, L’ONORE E LA DIGNITA’ DEI SOLDATI ITALIANI CADUTI SUL FRONTE AUSTROUNGARICO NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.

Con profonda stima, inviamo i più deferenti e rispettosi saluti.

Aldo Rossi

Visti i tempi molto ristretti e considerato il carattere d’urgenza della petizione, non disponiamo ancora materialmente dei dati relativi a ogni singolo sottoscrittore  della stessa ma informiamo che alle ore 24.00  del giorno 03 agosto 2015, la presente petizione aveva registrato la sottoscrizione di N°483 (quattrocentoottantatre) cittadini sostenitori i cui nomi e le cui credenziali sono registrate sul sito: www.change.org

Aldo Rossi tel. 339 7435237

ALLEGATO 1

ARTICOLO RIPORTATO DAL QUOTIDIANO DI TRENTO “l’ADIGE” in data 18 giugno 2015.

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