Anche in politica, quando si stringono alleanze contro natura, prima o poi, arriva sempre il momento di pagare il conto. Roberto Bizzo, Presidente del Consiglio Provinciale di Bolzano e rappresentante del PD in Commissione dei Sei, ha fatto saltare il banco in sede romana dove, ieri, è stata condotta la trattativa finale. Rendiamo merito al Presidente Bizzo per avere avuto un estremo e, ritengo, anche molto sofferto momento di resipiscenza. Di certo, però, per il suo seppur pregevole gesto, non gli attribuiremo una medaglia al valore ma gli rendiamo un meritato “onore delle armi”. Il Presidente Bizzo non ha fatto altro che porre rimedio ai gravissimi errori posti in essere dal PD, in Alto Adige, in questi ultimi anni. La Destra, in merito, non è certo esente da errori o da complicità più o meno palesi e l’intesa Fitto-Durnwalder (2010) ne è un’evidente dimostrazione. I ripetuti pellegrinaggi in Alto Adige, poi, da parte del ministro Del Rio, hanno messo il suggello a una pratica palesemente suicida che ha condotto al raggiungimento di questi risultati. Sembrerebbe anche (l’uso del condizionale è imperativo!) che a seguito del naufragio della trattativa di cui sopra, il Senatore Francesco Palermo, Presidente della Commissione dei Sei, visibilmente contrariato, abbia lanciato delle palesi minacce agli Altoatesini di lingua italiana prevedendo, per loro, lugubri, futuri scenari di convivenza. Al Senatore Palermo vorrei ancora una volta ribadire che lo Statuto Speciale per il Trentino Alto Adige è legge dello Stato Italiano che assurge al rango di legge costituzionale, per cambiare la quale non basta certo la riunione in una stube, in compagnia di qualche compagno di merende!
Aldo Rossi
Trento
“CORRIERE DELL’ALTO ADIGE” 9 marzo 2017 Pag.1 e Pag.3
“CORRIERE DELL’ALTO ADIGE” 10 marzo 2017. Toponomastica salta l’intesa e si crocifiggono i “traditori”…!
“CORRIERE DELL’ALTO ADIGE” 11 marzo 2017. L’inserto locale del CORRIERE DELLA SERA, pubblica la nota di cui sopra. Ringrazio il Direttore e tutta la Redazione.