25 APRILE 1945 – EUTANASIA DI UN POPOLO.

Sono passati più di 70 anni dalla “liberazione” e si continua a mistificare la realtà. Occultano il fatto che i veri liberatori sono state le forze americane e inglesi ed enfatizzano il contributo più che controverso dei partigiani, soprattutto dei partigiani comunisti, che hanno messo in atto terribili atrocità e stragi di civili tutt’ora negate dalla storiografia ufficiale. E’ così che il 25 aprile è diventato essenzialmente l’anniversario della “resistenza”. Anche quest’anno la celebrazione sarà monopolizzata dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e si trasformerà in una manifestazione arcobaleno. Cortei “all inclusive”, partigiani rossi e bianchi, gay, lesbiche, transessuali, gender generation, immigrati, buonisti di maniera e rappresentanti delle ONG che “lucrano” con il traffico di profughi che vanno a prendere direttamente sulle coste libiche. Anche quest’anno la retorica dei discorsi di rito, sarà distribuita gratis in molte piazze italiane così come avviene ormai da molti anni. Questi mistificatori della Storia, che avrebbero voluto consegnare l’Italia a stalin, sventolano la bandiera arcobaleno e cantano “Bella ciao”. Questi “signori” con il loro viscido buonismo e con la loro solidarietà interessata, falsa e pelosa, favoriscono, oggi, l’occupazione dell’Italia da parte di centinaia di migliaia di clandestini islamici. Quanto tempo dovrà passare ancora, prima che si affermi la verità sulla “liberazione” dell’Italia. Giampaolo Pansa ha già dato un notevolissimo contributo alla ricostruzione della verità storica con i suoi libri “IL SANGUE DEI VINTI” e “LA GRANDE BUGIA” ma non basta. Vi dice niente il nome ROSARIO BENTIVEGNA? Fu l’artefice dell’attentato ai Tedeschi avvenuto in Via Rasella a Roma il 23 marzo 1944 che a seguito della ritorsione nazista, costò la vita a ben 335 italiani inermi. Questo “signore” faceva parte dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) che altro non erano che unità partigiane del partito comunista. Vi dice niente il nome ARRIGO BOLDRINI? Con la sua brigata Garibaldi, il compagno “bulow”, come si faceva chiamare, anche a guerra finita, ha sparso terrore e morte in tutto il ravennate. Domani, i “compagni”, si riempiranno la bocca con i nomi dei sette fratelli CERVI ma nessuno vi parlerà mai dei sette fratelli GOVONI. Sia chiaro, non voglio certo sminuire il sacrificio e il valore di chi ha condotto la sua azione antifascista nel rispetto dei veri ideali di libertà ma, i convinti resistenti, rappresentavano un numero assai esiguo. La stragrande maggioranza era composta di disertori, delinquenti e opportunisti che avevano mangiato nel piatto fascista, indossando la camicia nera, fino al giorno prima. ” Non voglio certo fare qui, l’apologia del Fascismo ma basta guardare com’è oggi ridotta l’Italia, per mano dei “vincitori”: hanno demolito i valori etici, morali; hanno demolito la famiglia, la società, la scuola e il lavoro. Anche la Comunità ebraica italiana, sembra abbia capito (non è mai troppo tardi) chi siano stati veramente i “compagni” che hanno fatto la resistenza. Hanno occupato la scuola e hanno lavato il cervello ai giovani insegnando loro solo la versione “purgata” di quei tristissimi eventi storici. Chiedete anche ai compagni comunisti, dove sia finito l’ingentissimo tesoro di Dongo (alcune tonnellate di lingotti d’oro della Banca d’Italia) e dove sia finita la borsa con i documenti di Mussolini. La cruda realtà è che a distanza di oltre 70 anni non siamo ancora riusciti a ricostituire una  coscienza nazionale basata su veri valori etici e morali condivisi. La verità è che l’Italia è allo sfascio anche a causa del suo enorme debito pubblico creato dai compagni comunisti. Con le loro disinvolte strategie del “tassa e spendi, tanto qualcuno pagherà” hanno demolito anche il tessuto imprenditoriale della nostra amata Terra. Le spese di una situazione così disastrosa, le sostengono le nuove generazioni e in particolare i giovani che, però, sembra non siano per nulla consapevoli di ciò che succede attorno a loro: continuino pure a votare a sinistra. La cosa più triste è che scorrendo l’intero arco costituzionale, non esiste un solo partito in grado di raccogliere e rappresentare l’enorme disagio degli Italiani. POVERA ITALIA, SENZA ONORE E SENZA DIGNITA’. CHE CAZZO CI SIA DA FESTEGGIARE IL 25 APRILE PROPRIO NON LO SO.

 Aldo Rossi

Share Button

Lascia un commento